sabato 20 gennaio 2018

Italia A1 maschile – Risultati e commenti della 13a giornata


CANOTTIERI NAPOLI-ORTIGIA 1-2 (1-0, 0-0, 0-0, 0-2)
Canottieri Napoli: Vassallo, Buonocore, Del Basso, Confuorto, Giorgetti, Bellino, Dolce, Campopiano, F. Lapenna, Velotto 1, Borrelli, Esposito, Rossa. All. P. Zizza
Ortigia: Caruso, Siani, Abela, Jelaca 1, Di Luciano, Lindhout, Tringali, Giacoppo, Rotondo, Vapenski, Casasola 1, Napolitano, Patricelli. All. Piccardo
Arbitri: Colombo e Ercoli
Note: sup. num. Canottieri 0/10, Ortigia 1/6. Uscito 3 f. Di Luciano 13’29’’
Incredibile vittoria dell’Ortigia alla Scandone: fino al minuto 29 il punteggio resta bloccato sull’1-0 per la Canottieri Napoli, poi i siciliani trovano due gol in un minuto e sbancano la Scandone. Decisivo Caruso, napoletano scuola Posillipo, che con le sue parate ha aggravato i problemi di una Canottieri in grande difficoltà offensiva. A contribuire al punteggio bassissimo un arbitraggio molto permissivo, di stampo europeo. Porte stregate alla Scandone, per i primi 29 minuti è il solo Velotto, con una bella conclusione dalla distanza al termine di una veloce transizione offensiva, a trovare la via del gol. La Canottieri crea di più, guadagnando 6 espulsioni nei primi 16’ contro le 2 dell’Ortigia, ma poi gestisce male l’uomo in più o vede le proprie conclusioni infrangersi su un attentissimo Caruso, il migliore in vasca insieme al collega Vassallo. I siciliani faticano di più in attacco, soprattutto perché i difensori di Zizza riescono ad annullare Napolitano e Casasola. Nel terzo quarto l’Ortigia riesce a guadagnare un altro paio di superiorità, ma manca il gol del pari. La partita diventa più fisica, gli errori aumentano, ma il risultato non si sblocca: al 24’ è ancora 1-0. Solo al 29’ l’Ortigia trova il pari con Casasola, a segno su uomo in più, e un minuto dopo Jelaca su alzo e tiro porta in vantaggio i siciliani. Ancora Caruso determinante nel finale, l’Ortigia vince a Napoli e scavalca la Canottieri, chiudendo al quinto posto il girone d’andata.

TRIESTE-LAZIO 3-7 (0-3, 0-1, 1-1, 2-2)
Trieste: Oliva, Podgornik, Petronio 1, Ferreccio, A. Giorgi, Giacomini, Gogov, Turkovic, Vico, Spadoni, Blazevic, Mezzarobba 2, Persegatti. All. Krstovic
Lazio: Correggia, Tulli 1, Colosimo, Spione, Gianni, Di Rocco 1, D. Giorgi 2, Cannella 2, Leporale, Vitale 1, Maddaluno, Sebastiani, Mariani. All. Sebastianutti
Arbitri: Pascucci e Pinato
Note: Superiorità numeriche: Trieste 1/4 + 2 rigori e Lazio 6/4. Correggia (L) para un rigore a Petronio nel primo tempo. Spettatori 500 circa
Secondo successo esterno della Lazio che aggrava la situazione di Trieste andando a vincere per 7-3 alla Bianchi. La zona dei biancocelesti manda in crisi l’attacco triestino, a secco nei primi due quarti. Dall’altra parte della vasca, invece, i laziali si dimostrano concreti, chiudendo i primi 8’ sul 3-0 (a segno Daniele Giorgi, Cannella e Tulli) e poi portandosi sul 4-0 nel secondo parziale grazie al secondo centro di Cannella. Trieste si sblocca con Petronio su rigore al 20’, ma Vitale tiene la Lazio sul +4 e Daniele Giorgi, in avvio di ultimo quarto, proietta il team di Sebastianutti addirittura sul 6-1. Inutile la doppietta finale di Mezzarobba, la Lazio condanna Trieste all’ottava sconfitta consecutiva e avvicina la Canottieri, ora a tre punti di distanza.

POSILLIPO-SELECO CATANIA 7-4 (3-1, 0-1, 1-2, 3-0)
Posillipo: Negri, Cuccovillo, Ramirez, Foglio 1, G. Mattiello 1, Picca, Iodice, Rossi, Briganti, Marziali 1, Ricci, Saccoia 4, Sudomlyak. All. Brancaccio
Seleco Catania: Jurisic, Lucas, B. Torrisi, La Rosa 2, Catania 1, Eu. Russo, G. Torrisi 1, Danilovic, Kacar, Privitera, Divkovic, Z. Kovacic, Graziano. All. Dato
Arbitri: Centineo e Movida
Note: sup. num. Posillipo 3/12, Catania 3/14. Rigori: Posillipo 0/1. Jurisic para rigore di Ramirez 2’27’’. Usciti 3 f. Marziali 23’40’’, Cuccovillo 30’20’’. Espulso Brancaccio per proteste 23’59’’
È una vittoria pesante anche quella del Posillipo, che contro la Seleco Catania sfata il tabù Scandone, conquistando il primo successo interno della stagione, e, fattore ancora più importante, chiude il girone d’andata fuori dalla zona playout, con 3 punti di vantaggio proprio sul team di Dato. Ottimo l’approccio dei napoletani alla partita, nonostante un rigore parato da Jurisic a Ramirez il Posillipo riesce a portarsi rapidamente sul 3-0 grazie al solito Marziali – gran gol al centro -, Foglio e Saccoia. Col passare dei minuti, però, i rossoverdi perdono lucidità in fase offensiva e il Catania rientra in partita con i gol di Giorgio Torrisi e Catania. Gli etnei non brillano in superiorità, nel terzo quarto La Rosa ci mette una pezza con una doppietta da posizione 1 che vale il 4-4. Le due squadre continuano a collezionare e a fallire superiorità, la tensione si alza e il Posillipo ne fa le spese con l’espulsione di Brancaccio, che al 24’ secondo Centineo eccede nelle proteste per il terzo fallo assegnato a Marziali. Capitan Saccoia prova a caricarsi la squadra sulle spalle: rabbioso il suo 5-4 su uomo in più. La rete carica il Posillipo, che guadagnano due espulsioni di fila per tentare il +2 ma le sprecano entrambe, con Rossi e Foglio. Il 6-4 arriva a 1’59’’ dalla fine, quando Mattiello con una furbata sorprende Jurisic fuori dai pali. Poi è Saccoia, indiscutibilmente il migliore in vasca, a chiudere i conti in transizione con la rete del 7-4.

BRESCIA-ACQUACHIARA 17-0 (4-0, 6-0, 3-0, 4-0)
Brescia: Morretti, Guerrato, C. Presciutti 1, M. Guidi 2, Paskovic 2, Rizzo 1, Muslim 1, Nora, N. Presciutti 5, Bertoli 4, M. Janovic, Vukcevic 1, Del Lungo. All. Bovo
Acquachiara: Lamoglia, Ciardi, Di Maro, Spooner, M. Lanfranco, M. Ronga, M. Stellet, Barberisi, Blanchard, Tozzi, Centanni, J. Lanfranco. All. Iacovelli
Arbitri: D. Bianco e Nicolosi
Note: Superiorità numeriche: Brescia 10/12 più un rigore, Acquachiara 0/7. Usciti per numero di falli: per Acquachiara Lanfranco nel terzo tempo e Tozzi nel quarto tempo. Spettatori: 300 circa.
Partita facile da arbitrare per Giuliana Nicolosi, 35enne direttrice di gara oggi all’esordio in A1 mashcile. Agevole il successo del Bresciasull’Acquachiara ultima in classifica, in avvio una doppietta di Bertoli spiana la strada ai lombardi, che riescono a non concedere gol ai giovani napoletani per l’intera partita: una piccola soddisfazione per Morretti, schierato da Bovo tra i pali sin dal primo minuto. In avanti Nicholas Presciutti ne approfitta per rimpinguare il suo bottino di reti, al 32’ saranno 5. La gara si chiude sul 17-0: Brescia in forma, dunque, in vista del match di mercoledì in Champions contro il Partizan.

BOGLIASCO BENE-PRO RECCO 8-13 (3-3, 1-4, 2-3, 2-3)
Bogliasco Bene: Prian, Ferrero, A. Di Somma 3, Lanzoni 1, A. Brambilla, Guidaldi, Gambacorta, Monari, Cimarosti 1, Fracas, Puccio, Sadovyy 3, Di Donna. All. Bettini
Pro Recco: Tempesti, F. Di Fulvio 1, Mandic 1, Bruni 1, Molina 2, Bodegas 1, Alesiani 2, Echenique 1, Figari 1, Garaventa, E. Caliogna 1, N. Gitto 1, Massaro. All. Vujasinovic
Arbitri: Ferrari e Savarese
Note: Spettatori 250 circa. Nessun uscito per limite di falli. Superiorità numeriche: Bogliasco Bene 3/6 e Pro Recco 5/9.
La Pro Recco continua a vincere, ma alla Vassallo soffre per tre quarti un grande Bogliasco Bene. Ottima la prova dei ragazzi di Bettini nel primo quarto, almeno sul piano offensivo. La squadra di Bettini tiene testa ai campioni d’Italia, oggi privi di Aicardi e Filipovic, fuori per turnover, portandosi due volte in vantaggio con l’ex Sadovyy e poi, dopo il sorpasso della Pro Recco, trovando prima il 3-3 con Alessandro Di Somma e, nel secondo quarto, il 4-3 con CimarostiMolina dà la sveglia ai liguri: doppietta dello spagnolo, poi segna Echenique su uomo in più per il 6-4 dei recchelini. Partita finita? No, perché il Bogliasco non molla e nel terzo quarto per due volte si riporta sul -1. Solo a fine parziale la Pro Recco riesce a prendere il largo: sull’8-6 sono Francesco Di Fulvio e Alesiani ad andare a segno, poi l’ex Savona regala anche l’11-6 in avvio di ultimo quarto. Stavolta il Bogliasco non ce la fa a rientrare. Piccola soddisfazione per i padroni di casa: solo Bpm e Catania, finora, erano riusciti a rifilare 8 o più gol ai campioni d’Italia.

Florentia: Cicali, Generini, Eskert, Coppoli, F. Turchini, Bini 5, T. Turchini, Dani, Razzi 1 (rig.), Tomasic 3, Astarita 1, A. Di Fulvio 1, Sammarco. All. Tofani
Reale Mutua Torino 81: Aldi, Pavlovic, Gandini 2, Azzi 1, Maffè 1, Oggero 1, D’Souza 1, I. Vuksanovic 2, D. Presciutti, G. Novara, Gaffuri 1, Lojacono, Rolle. All. S. Aversa
Arbitri: Brasiliano e Piano
Note: uscito per limite di falli Razzi (F) nel quarto tempo. Aldi (T) para un rigore ad Astarita nel primo tempo e Cicali (F) para un rigore a Vuksanovic nel secondo tempo. Spettatori 500 circa
Il ritorno alla Nannini dopo un mese coincide con quello al successo per la Florentia, che supera la Reale Mutua Torino 81 e chiude un ottimo girone di andata con 5 punti di vantaggio sulla zona playout. La squadra di Tofani inizia meglio, portandosi sul 3-1 dopo pochi minuti, ma poi si spegne, permettendo agli ospiti di piazzare addirittura un parziale di 3-0: è Oggero, in avvio di secondo quarto, a firmare il sorpasso del Torno 81 (4-3). È Astarita a scuotere la Florentia, con la rete del 4-4, poi Razzi, su rigore, lascia i toscani davanti al 16’. In avvio di terzo quarto Bini lancia i suoi sul +3: prima infila Aldi con un passante dalla distanza, poi lo infila in controfuga per il 7-4 dei toscani. La Florentia ha la colpa di non mettere k.o. il Torino, che lentamente si riprende: Vuksanovic in superiorità e Gandini in transizione rimettono sul -1 i gialloblù, che poi sprecano anche l’uomo in più del possibile pareggio. Errore grave: Tomasic a 12’’ dall’ultimo intervallo mette dentro in controfuga il gol dell’8-6. È ancora Bini, l’uomo partita, dalla lunghissima distanza a rimettere i toscani sul +3. Il margine è troppo ampio da recuperare per il Torino 81.

Savona: Soro, Delvecchio, Damonte 1, Steardo, L. Bianco 1, Ravina, Piombo, K. Milakovic, G. Bianco 1, J. Colombo 1, Grummy 2 (1 rig.), Teleki, Missiroli. All. Angelini
Bpm Sport Management: Lazovic, E. Di Somma 1, Blary 2, Figlioli, Fondelli, A. Petkovic 4, Drasovic, Gallo, Mirarchi, S. Luongo 3, Baraldi 1, Valentino, Nicosia. All. Baldineti
Arbitri: D’Antoni e Frauenfelder
Note: spettatori 100. Usciti per limite di falli Steardo (RN Savona) e Di Somma e Drasovic (Sport Management) nel quarto tempo. Superiorità numeriche: 3/14 + un rigore e Sport Management 7/10 + un rigore
E sono 10 per la Bpm Sport Management, che allunga la sua striscia di vittorie consecutive superando il Savona alla Zanelli. Mastini costretti a inseguire nel primo quarto da un Savona molto determinato, specie davanti a Lazovic. I liguri chiudono sul 3-2 il primo quarto, ma nel secondo vanno sotto: Petkovic e Blary invertono l’andamento della gara, poi dopo il 4-4 di Grummy la Sport Management costruisce un parziale di 4-0 a cavallo dell’intervallo lungo sfruttando con grande cinismo le occasioni guadagnate con l’uomo in più: segnano Stefano Luongo, Baraldi, Edoardo Di Somma (unico gol in parità) e Petkovic. La Bpm vola sul 9-5, protetta dalle parte di Lazovic, e poi dilaga nell’ultimo quarto: l’11-6 finale è un gran risultato, pensando anche all’impegno di mercoledì a Marsiglia in Euro Cup.

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