martedì 28 giugno 2016

Super Final di World League – Finali: Serbia d'oro, battuti gli Usa


1° posto

SERBIA-STATI UNITI 10-6 (2-0, 3-1, 3-0, 2-5)
Serbia: B. Mitrovic, V. Rasovic 1, Gocic 1, Randjelovic 1, Mi. Cuk 1, D. Pijetlovic 2, Ubovic, Aleksic, Jaksic, F. Filipovic 3, Prlainovic 1, S. Mitrovic, G. Pijetlovic. All. Savic
Stati Uniti: Moses, Dunstan, Vavic 1, Obert, Roelse, Cupido 1, Samuels, Azevedo, Bowen 1, Bonanni 1, Smith 1, Hallock 1, Baron. All. D. Udovicic
Arbitri: Alexandrescu (Rou) e Bianchi (Ita)
Note: sup. num. Serbia 4/6, Stati Uniti 3/12
La Serbia batte ancora gli Stati, già affrontati nella fase a gironi della Super Final di Huizhou, e conquista la sua decima World League (la quarta di fila), riaffermando il suo ruolo di favorita alle prossime Olimpiadi di Rio de Janeiro. Contro gli americani Savic schiera tutti i big a disposizione, dominando la partita nei primi tre quarti fino all’8-1 siglato da Milos Cuk. L’uomo in meno è ancora una volta il punto di forza della squadra di Savic, che ora dovrà mettersi al lavoro in vista dei Giochi brasiliani: gli interrogativi principali del c.t. campione del mondo e d’Europa in carica riguardano le condizioni fisiche di Mandic e Nikic, assenti a Huizhou per infortunio, e sull’eventuale possibilità di sostituirli. Viktor Rasovic e Ubovic le “seconde linee” scelte dal tecnico serbo per la Super Final: la sensazione, però, è che Savic farà di tutto per schierare la stessa squadra che ha trionfato a Kazan e Belgrado.
7° posto
BRASILE-CINA 16-4
5° posto
GIAPPONE-AUSTRALIA 7-12
3° posto

Anche la pallanuoto piange Bud Spencer


Bud Spencer non c’è più. Carlo Pedersoli, questo il suo vero nome, s’è spento ieri a Roma all’età di 86 anni. Mito del cinema, uno dei volti italiani più conosciuto a livello internazionale, prima di diventare famoso sul grande schermo è stato un grande campione di nuoto e pallanuoto. Primo italiano a scendere sotto il minuto sui 100 stile libero, Pedersoli ha vinto 20 titoli italiani e partecipato a due Olimpiadi (Helsinki ’52 e Melbourne ’56). Da pallanuotista ha vinto un oro con la Nazionale ai Giochi del Mediterraneo del ’55 a Barcellona.
Ex giocatore della Lazio, raccontava spesso della sua passione per la waterpolo e delle sfide vissute in acqua. “Da atleta – disse durante la visita al Centro Federale di Ostia, nel 2014, per il suo 85esimo compleanno – ricordo le partite di pallanuoto a Camogli, in mare, dove ogni volta si rischiava di essere linciati dal pubblico, che noi d’altronde provocavamo. E poi ricordo la gomitata rifilata a un sovietico in casa loro: in partita mi tirava… dove non si più dire”.
Divenuto attore grazie al suo fisico statuario, esordì in “Quo Vadis?”, per poi raggiungere la fama internazionale con gli spaghetti-western e i film d’intrattenimento girati in coppia con Terence Hill. In Germania, dov’era amatissimo, arrivano a intitolargli una piscina. In Italia, adesso, sarebbe il caso di fare altrettanto.
funerali di Bud Spencer si terranno giovedì 30 giugno alle ore 12 a Piazza del Popolo a Roma, presso la Chiesa degli Artisti (Basilica Santa Maria in Montesanto). Domani invece in Campidoglio dalle ore 10 sarà allestita la camera ardente.

Vio Marciani, ex giocatore del Bogliasco, racconta a Pallanuotando di Carlo Pedersoli, suo compagno in azzurro.


Il bel servizio del TG5 per la morte di Carlo Pedersoli

venerdì 17 giugno 2016

Montenegro: Trofej Jadrana: Na turniru Crna Gora, Hrvatska, Mađarska i Španija!

Gioch Olimpici Rio 2016, gli orari di tutte le partite della fase a gironi


(l’ora è quella italiana, +5 su Rio de Janeiro)

Maschile
1giornata (6 agosto)
Gruppo A
SERBIA-UNGHERIA (ore 14)
GRECIA-GIAPPONE (ore 18)
BRASILE-AUSTRALIA (ore 1:50 del 7 agosto)
Gruppo B
STATI UNITI-CROAZIA (ore 15:20)
SPAGNA-ITALIA (ore 16:40)
FRANCIA-MONTENEGRO (ore 00:30)

2giornata (8 agosto)
Gruppo A
SERBIA-GRECIA (ore 14)
UNGHERIA-AUSTRALIA (ore 18)
GIAPPONE-BRASILE (ore 00:30)
Gruppo B
ITALIA-FRANCIA (ore 15:20)
STATI UNITI-SPAGNA (ore 16:40)
CROAZIA-MONTENEGRO (ore 1:50 del 9 agosto)

3giornata (10 agosto)
Gruppo A
AUSTRALIA-GIAPPONE (ore 14)
GRECIA-UNGHERIA (ore 15:20)
BRASILE-SERBIA (ore 00:30)
Gruppo B
FRANCIA-STATI UNITI (ore 16:40)
MONTENEGRO-ITALIA (ore 18)
SPAGNA-CROAZIA (ore 1:50 dell’11 agosto)

4giornata (12 agosto)
Gruppo A
UNGHERIA-GIAPPONE (ore 14)
GRECIA-BRASILE (ore 00:30)
SERBIA-AUSTRALIA (ore 3:10 del 13 agosto)
Gruppo B
CROAZIA-ITALIA (ore 15:20)
STATI UNITI-MONTENEGRO (ore 16:40)
SPAGNA-FRANCIA (ore 01:50 del 13 agosto)

5giornata (14 agosto)
Gruppo A
AUSTRALIA-GRECIA (ore 19:10)
SERBIA-GIAPPONE (ore 00:30)
BRASILE-UNGHERIA (ore 01:50 del 15 agosto)
Gruppo B
MONTENEGRO-SPAGNA (ore 17:50)
STATI UNITI-ITALIA (ore 20:30)
FRANCIA-CROAZIA (ore 23:50)

Quarti di finale (16 agosto)
Semifinali (18 agosto)
Finali (20 agosto)
***

 Femminile 
1a giornata (9 agosto)
Gruppo A
ITALIA-BRASILE (ore 15:20)
RUSSIA-AUSTRALIA (ore 18)
Gruppo B
CINA-UNGHERIA (ore 14)
SPAGNA-STATI UNITI (ore 16:40)

2a giornata (11 agosto)
Gruppo A
RUSSIA-BRASILE (ore 14)
ITALIA-AUSTRALIA (ore 15:20)
Gruppo B
CINA-STATI UNITI (ore 16:40)
SPAGNA-UNGHERIA (ore 18)

3a giornata (13 agosto)
Gruppo A
RUSSIA-ITALIA (ore 15:20)
AUSTRALIA-BRASILE (ore 16:40)
Gruppo B
CINA-SPAGNA (ore 14)
UNGHERIA-STATI UNITI (ore 18)

Quarti di finale (15 agosto)
Semifinali (17 agosto)
Finali (19 agosto)

World League Super Final, Giorgetti e Baraldi fuori dal Sette

  
Fabio Baraldi e Alex Giorgetti


Sono Alex Giorgetti e Fabio Baraldi gli esclusi eccellenti del Settebello che domani partirà per Huizhou, in Cina, dove dal 21 giugno si giocherà la Super Final di World League. Oggi il c.t. Sandro Campagna ha reso note le convocazioni dei 15 azzurri che verranno impiegati nella manifestazione Fina, restringendo dunque il gruppo di 21 giocatori che, in questa settimana, aveva partecipato ad un common training a Messina contro gli Stati Uniti, concluso ieri dall’amichevole persa per l’Italia per 7-6. Giorgetti, 250 presenze in azzurro, non mancava la fase finale di un torneo internazionale con il Settebello dagli Europei del 2010 a Zagabria. Baraldi (80 caps in azzurro) ha partecipato a tutte le principali competizioni dell’Italia dagli Europei di Budapest del 2014 a oggi. Campagna, dunque, dimostra di non avere alcuna remora ad escludere dei senatori nel ricercare la migliore formazione in vista delle Olimpiadi di Rio de Janeiro.
Torna a casa anche Valentino Gallo, di cui il c.t., però, aveva già fatto a meno nell’ultimo pre-olimpico di Trieste, oltre che ai Mondiali di Kazan della scorsa estate. Gli altri esclusi sono Vincenzo Renzuto, Jacopo Alesiani e il giovane portiere Gianmarco Nicosia: il secondo di Marco Del Lungo, dunque, sarà l’estremo della Canottieri Napoli Gabriele Vassallo.
Le altre novità rispetto al preolimpico di Trieste, dove Campagna impiegò però solo 13 giocatori, sono Nicholas Presciutti, AndreaFondelli, Massimo Giacoppo e Niccolò Figari. Interessante notare che, con l’esclusione di Baraldi, Michael Bodegas sarà chiamato in primis a ricoprire il ruolo di alternativa come centroboa a Matteo Aicardi.
I convocati del Settebello per la Super Final di World League: Marco Del Lungo, Alessandro Nora, Christian e Nicholas Presciutti (Brescia), Gabriele Vassallo e Alessandro Velotto (Cnottieri Napoli), Stefano Luongo (Bpm Sport Management), Matteo Aicardi, Massimo Giacoppo, Andrea Fondelli, Michael Bodegas, Francesco Di Fulvio, Niccolò Gitto, Niccolò Figari e Pietro Figlioli (Pro Recco).
Il Settebello esordirà il 21 giugno alle 11:40 italiane contro l’Australia, poi il giorno seguente la sfida con la Grecia e il 23 quella con ilGiappone, che conclude la fase a gironi.

Il calendario della Super Final di World League maschile (21-26 giugno, gli orari sono quelli italiani)

1a giornata (21 giugno)
Girone A
GRECIA-GIAPPONE (ore 10:20)
AUSTRALIA-ITALIA (ore 11:40)
Girone B
SERBIA-BRASILE (ore 9)
STATI UNITI-CINA (ore 13:30)

2a giornata (22 giugno)
Girone A
AUSTRALIA-GIAPPONE (ore 9)
GRECIA-ITALIA (ore 10:20)
Girone B
STATI UNITI-BRASILE (ore 11:40)
SERBIA-CINA (ore 13)

3a giornata (23 giugno)
Girone A
GRECIA-AUSTRALIA (ore 10:20)
GIAPPONE-ITALIA (ore 17:40)
Girone B
SERBIA-STATI UNITI (ore 9)
BRASILE-CINA (ore 13)

Quarti di finale (24 giugno)
2a GIRONE A-3a GIRONE B (ore 9)
3a GIRONE A-2a GIRONE B (ore 10:20)
1a GIRONE A-4a GIRONE B (ore 11:40)
4a GIRONE A-1a GIRONE B (ore 13)

Semifinali il 25 giugno, finali il 26 giugno

lunedì 13 giugno 2016

Giochi Olimpici Roma 1960


La situazione al termine della seconda fase è la seguente:
classifica olimpiadi 60 dopo 2 turno
Gli azzurri, in virtù della splendida vittoria con l’URSS, comandano il gruppo finale con 2 punti, appaiati dalla Jugoslavia, vittoriosa sull’Ungheria per 2-1.
Ecco la situazione del Girone che assegna le medaglie all’alba delle 4 decisive gare:
classifica olimpiadi 60 INIZIO GIRONE FINALE
Italia e Yugoslavia sono lanciate verso la medaglia più preziosa: il destino vuole che per entrambe la prima gara del  girone finale sia proprio un campale scontro diretto.
Prima però …
Prima c’è URSS – Ungheria, la gara tra le sconfitte, che ovviamente non si danno per vinte perchè non tutto è ancora scritto. Non è tutto qui, perchè è anche la riedizione della gara giocata 4 anni prima a Melbourne, diventata tristemente famosa con il nome di “the bloodiest waterpolo match“. I russi presentano a Roma una squadra fortemente rinnovata, dall’età media simile a quella degli azzurri, se non fosse … se non fosse per quei due vecchietti, che a Melbourne nel 1956 c’erano:
  • Boris Goykhman, portiere, di anni 41. Già eletto migliore portiere del mondo a Helsinki nel 1952, è a Roma soprattutto per fare da chioccia al ventiduenne Gogoladze, non disdegnando di sostituirlo nelle gare più importanti, come quella contro gli azzurri.
  • P’et’re Mshvenieradze (31), leader e capitano della squadra, da poco neo papà per la seconda volta: pochi giorni prima delle Olimpiadi, il 12 agosto, arriva Georgy Kahaber Mshvenieradze, un giovanotto di cui sentiremo successivamente parlare con il nomignolo di “Misha“. Ma questa è un’altra storia. Quello che conta è la classe del giocatore, dentro e fuori il campo da gioco. E anche di questo avremo modo di parlare in futuro.
    pyotr msvieneradze
    P’et’re Mshvenieradze
A fare da collante c’è Viktor Ageyev, età (24) in linea con il gruppo ma reduce da Melbourne 1956: una squadra costruita per vincere, dopo anni passati a studiare e rincorrere i maestri magiari, l’obiettivo è vincere l’oro, possibilmente battendo Gyarmati & co.
Gli ungheresi schierano un gruppo più esperto, anche per le cause già descritte. Si ritrovano in acqua per la rinnovata sfida con l’URSS protagonisti di livello assoluto quali:
  • Otto Boros, il portiere dell’oro olimpico di Melbourne. Ne vincerà un altro nel 1964 a Tokio. Otto è considerato da anni il portiere più forte in circolazione. Alto 1m86, dotato di grande elevazione e un’apertura alare tali per cui ha fama di uno che “oscura” il sole all’attaccante che gli arriva sotto porta. Grazie alle sue straordinarie qualità ha permesso a coach Béla Rajki
    di impostare a Melbourne ’56 la prima difesa a zona mai vista nella pallanuoto, con un risultato impressionante: solo 4 gol subiti in 6 partite giocate!
  • Lazlo Jeney, leggendario secondo portiere, alla sua quarta olimpiade e alla ricerca del terzo oro, dopo quelli vinti a Helsinki nel 1952 e a Melbourne nel 1956. A Londra nel 1948 fu argento, dietro ai nostri azzurri. Al termine delle Olimpiadi di Melbourne fu tra i pochi a dover rientrare in Ungheria, decisione presa dopo aver saputo che la moglie era incinta.
  • Mihály Mayer, il roccioso ventiseienne che ha un merito su tutti, quello di aver rotto l’equilibrio nella finale del 1956 contro la Yugoslavia: è suo infatti il primo gol che aggiunto a quello successivo di Markovits, sigillano la vittoria magiara (2-1 il risultato finale).
  • Kálmán Markovits, che come abbiamo detto lascia il segno nella finale del 1956, e uno altrettanto importante lo lascerà come tecnico tra Ungheria, Messico e Spagna.
  • Gyorgy Karpati, che a Melbourne divenne con i suoi 17 anni il più giovane campione olimpico. Dotato di una straordinaria velocità e di un tiro pericolosissimo, segnerà anche lui la storia della pallanuoto mondiale, come Dezso Gyarmati.
Insieme a questi assi a dar battaglia c’è il colossale Zoltan Domotor, una vera forza della natura: domina l’area avversaria e segna a ripetizione. E’ lui l’arma in più dei magiari e lo sta dimostrando a suon di reti.
Non è della gara Ervin Zador, mai rientrato in Ungheria dopo Melbourne 1956, ed emigrato in U.S.A. Non giocherà mai più, ma inizierà ad allenare giovani nuotatori, tra cui un certo Mark Spitz, che qualcosina avrebbe fatto successivamente. Anche István Szivós, Sr. non è presente, per raggiunti limiti di età dopo una carriera straordinaria, suggellata da due ori e un argento olimpico.
Vincere per sperare – Entrambe devono vincere per continuare a lottare per l’oro, mentre un pareggio vanificherebbe la loro corsa. La gara è particolarmente seguita da tutti: tifosi, addetti ai lavori e … atleti italiani e yugoslavi, che giocano la gara successiva e confidano in un pari tra russi e magiari, una condizione che renderebbe il loro match una finale vera e propria perchè l’eventuale vincente conquisterebbe l’oro olimpico con una giornata d’anticipo.
L’ora della verità
URSS-Hungary 3-3 (1-1)
01.09.60

U. S. S. R. – L. Gogoladze, G. Chikvanaja, V. Kurennoy, A. Kartashev, Y. Grigorovskiy, P. Mshvenieradze,V. Semenov.
Hungary  – O. Boros, I. Hevesi, M. Mayer, D. Gyarmati, T. Kanizsa, Z. Domotor, L. Felkai.
Referee – W. Goose (PBA).
Goals – First half: Domotor (UNG) 2’48” on penalty, Chikvanaja (URS) 8’10”.
Second half: Chikvanaja (URS) 3’51”, Domotor (UNG) 4’30”, Felkai (UNG) 6’55”, Mshvenieradze
(URS) 9’12”.
Temporary expulsions:- First half: Kanizsa (UNG) 6’31”. Second half: Felkai (UNG) 2’32”, Kartashev (URS) 3’13”, Gyarmati (UNG) 3’51”, Chikvanaja
(URS) 4’04”, Chikvanaja (URS) 8’17”, Domotor (UNG) 8’17”, Semenov (URS) 8’44”, Hevesi
(UNG) 8’44”, Mshvenieradze (URS) 9’34”.

E’ l’ora della verità, per tutti, dentro e fuori la vasca. L’incontro è durissimo, il belga Goose, che ha già arbitrato la difficile gara tra Italia e URSS, si ritrova a domare 14 leoni che in acqua non si fanno mancare niente: lo fa con autorità e subito, assegnando un rigore all’Ungheria che Domotor realizza. La partita sembra ora sotto controllo del fischietto e verso la fine del 1° tempo è il giovanissimo Givi Chikvanaia (21 anni, alla sua prima olimpiade), georgiano di nascita, a ristabilire la parità.
Con il recupero di metà gara i giocatori tornano in vasca con rinnovate energie, che si trasformano ben presto in agonismo: nell’arco di 1’30” Goose allontana Felkai (Hun), Kartashev (URS) e Gyarmati (Hun), ne esce per i sovietici una situazione di superiorità numerica particolarmente favorevole, un 5 contro 4 che Chikvanaia, ancora lui, trasforma, portando i suoi in vantaggio. Destino della sorte, è proprio Chikvanaia a dover lasciare il campo per un fallo da espulsione, e pochi attimi dopo Domotor impatta il risultato e la gara personale con il georgiano in fatto di realizzazioni.
Gli ungheresi si riprendono dopo l’uno-due subito a cavallo tra il primo e secondo tempo, e gradualmente prendono in mano il gioco, fino al 3-2 realizzato da Felkai, una rete che sembra diventare decisiva ogni secondo che passa. Il gioco si accende ulteriormente,Domotor e Chikvanaia passano dal duello a distanza a quello più … diretto, tanto che Goose deve allontanare entrambi quando mancano poco meno di 2′ al termine della sfida. L’intero Foro Italico è ipnotizzato da una gara dove tanto può ancora succedere, ed infatti accade: con i due giovani avversari ancora fuori a scontare la penalità, Goose interviene nuovamente appena 30″ dopo per allontanare un’altra coppia, Semenov (URS) e Hevesi (HUN). Manca poco più di 1′ alla fine e si gioca una strana partita, 5 contro 5, con spazi ancora più larghi e due avversari che si giocano tutto: gli ungheresi per agganciare il treno che potrebbe portarli all’oro olimpico, i russi che, sotto di 1, sanno che una volta rientrati in patria dovranno rendere conto a qualcosa che va oltre l’ambito sportivo, e non mollano: è così che il capitano, P’et’re Mshvenieradze, insacca il pari a 48″ dal termine.
Tutto da rifare: si torna a giocare in 7 contro 7 ed il pallino va in mano agli ungheresi, che si ribaltano in attacco, conquistano una superiorità per espulsione di P’et’re Mshvenieradze, che non riescono a concretizzare, tra la gioia dei tifosi e ovviamente dei giocatori italiani e yugoslavi, che vedono moltiplicare le loro chances di conquistare l’oro olimpico, e che si apprestano ad entrare in acqua.
Continua …
 

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