domenica 31 gennaio 2016

"La mia Olanda" - Intervista a Gianluca Sattolo



C’è una squadra europea che sta marciando ad una velocità costante, e sempre ad altissimi ritmi. E’ una squadra che nelle ultime 4 manifestazioni internazionali ha conquistato altrettante 3 medaglie d’argento, agli Europei di Budapest nel 2014, ai Mondiali di Kazannel 2015, agli Europei di Belgrado nel 2016 ed 1 di bronzo, alla World League di Shangai nel 2015.
Una squadra che si candida tra le primissime protagoniste alle prossime Olimpiadi di Rio, dove cercherà di trasformare l’argento, finalmente, in oro.
Si tratta dell’Olanda femminile di Arno Havenga, ed in questa squadra troviamo una conoscenza della pallanuoto italiana, un tecnico giovane e preparato: si tratta di Gianluca Sattolo, anche lui protagonista in questa bella storia di pallanuoto. A Gianluca abbiamo posto alcune domande, alle quali ha risposto con la consueta disponibilità.
***
Gianluca, raccontaci come è nata questa avventura.
Sono arrivato in Olanda nel 2013 per la curiosità di vedere un paese come questo e stanco del vizio del mondo pallanuotistico italiano di non mantenere le promesse, soprattutto economiche. Ho fatto un biglietto di sola andata e grazie a Alessandro Oliviero che mi ha aiutato nei contatti ho trovato un ingaggio come portiere nel De Ham, a 15 km da Amsterdam. Grazie a Mario Andolfi sono riuscito ad entrare in contatto con Mauro Maugeri, in quel momento tecnico della nazionale olandese, e nel novembre del 2013 ho avuto l’opportunità di operare come allenatore dei portieri. Purtroppo Mauro è stato licenziato il mese dopo: gli è subentrato l’attuale tecnicoArno Havenga, che mi ha proposto di restare nello staff come aiuto allenatore e come preparatore dei portieri. Ora mi occupo anche della preparazione dei portieri delle nazionali a partire dalla Under 15, inoltre sono il tecnico della squadra femminile del Den Ham.
Hai trovato difficoltà a passare dal ruolo di giocatore a quello di allenatore?
Credo si diventi allenatore già nella fase finale della carriera di giocatore, se hai sviluppato certe caratteristiche interiori, tra cui la visione di gioco e la capacità di analizzare il lavoro tecnico e atletico.
Personalmente quindi non ho trovato difficoltà di ruolo, quanto di contesto: è molto più complesso secondo me passare da una maschile ad una femminile, passando da un gioco più caratterizzato dalle qualità dei singoli ad un altro, più votato alla collaborazione di squadra.

Risultati immagini per gianluca sattolo
Com’è la pallanuoto in Olanda?
Per quanto riguarda l’attività sella nazionale è molto dettagliata, c’è una cura e una ricerca della perfezione nei minimi dettagli, da quello tecnico a quello fisico, passando per quello psicologico. Le atlete vengono osservate con grande attenzione, sopratutto in questo periodo, a due passi dalle Olimpiadi. La differenza più grande tra Italia e Olanda, sempre per quanto riguarda la pallanuoto femminile, credo sia la possibilità di avere un maggiore dialogo, una maggiore disponibilità all’ascolto che credo sia importante, all’interno dei tecnici e tra tecnici e giocatrici. I ruoli sono messi quasi sullo stesso piano.
Giusto così? Non lo so, come sempre sono i risultati, meglio di me, a dire se questo sia un metodo migliore.
Parlaci del tuo rapporto con Arno Havenga.
Un rapporto sincero e diretto tra due persone intelligenti. Il primo ostacolo è stata la lingua, l’olandese è complesso, per cui parliamo in inglese, che è comunque un limite. E’ un tecnico molto preparato, credo abbia saputo rubare qualcosa anche da Mauro Maugeri, oltre che dalla propria esperienza da giocatore di alto livello. Rispetto ad allenatori più tecnici, penso a Mauro e a Pierluigi Formiconi, Arno cura di più il concetto di gioco di squadra, espresso anche fuori dall’acqua con il dialogo.
Le medaglie vinte negli ultimi 3 anni gli danno indubbiamente ragione.
State per affrontare il torneo preolimpico …
Siamo in un girone “buono”, nel senso che oltre alle gare difficili e fisiche come quelle che dovremo affrontare con Italia e Russia, le altre sono di un livello inferiore e pensiamo di avere la nostra chance per arrivare primi, per poi affrontare con buone probabilitàCanada o Grecia nel quarto di finale. Sarà un torneo in cui conterà molto l’aspetto “mentale”, su cui dobbiamo lavorare ancora, come dimostrano i recentissimi Europei, quando, partiti come squadra favorita abbiamo inanellato 8 vittorie consecutive, ma ci è mancato qualcosa nella finale: è quel qualcosa che stiamo cercando di individuare nei nostri prossimi meeting. Credo che l’Ungheria ci abbia battuti in finale perchè mentalmente più libere dalla pressione, una pressione che una grande squadra deve imparare a sopportare. i
Cosa prevedi per il tuo futuro?
Ho un contratto con il club e la federazione fino alle Olimpiadi di Rio. C’è la volontà da ambo le parti di prolungare questo sodalizio, ma sono nella condizione di valutare eventuali offerte con progettualità e obiettivi seri come quelli che sto vivendo.
Sono in un momento importante della mia carriera, in cui sto avendo la sensazione di fare progressi grazie anche all’esperienza vissuta accanto a tecnici come FormiconiMirarchi,GiannourisHavengaMaugeri, che mi stanno facendo maturare molto rapidamente. Sono certo che anche il fatto di aver smesso di giocare da 2 anni possa giocare a mio vantaggio: ho la possibilità di dirigere in uno sport di cui ho vissuto, in acqua, i grandi cambiamenti dell’ultimo decennio. Insomma, mi sento pronto per iniziare un mio programma in prima persona.


venerdì 29 gennaio 2016

Stasera il supermatch Brescia-Pro Recco in diretta su Raisport 2



QUI BRESCIA
La sfida all’avversaria per eccellenza per ripartire a pieno regime in una stagione che comincia a proporre gli appuntamenti che contano davvero: dopo la lunga pausa imposta dai campionati europei, venerdì sera, alle 20.50 (con diretta tv su Rai Sport 2), a Mompiano, l’An Brescia riceverà la Pro Recco per la tredicesima giornata di campionato, ultima del girone d’andata. Posto al giro di boa del torneo tricolore, l’ennesimo incrocio con i campioni in carica d’Italia (e d’Europa) evoca tutto il fascino dei match di cartello ai quali non si può mancare; e, infatti, i posti disponibili dell’impianto mompianese sono andati esauriti in poco tempo (per questioni di ordine pubblico, a tifosi e appassionati si raccomanda di arrivare almeno tre quarti d’ora prima del fischio d’inizio). Prima (Brescia) contro seconda (Recco, che deve recuperare la partita con la Vis Nova), la gara mette in palio il platonico titolo di campione d’inverno, traguardo che oramai interessa solo gli amanti delle statistiche; in ogni caso, confrontarsi con un team che, ogni anno, riesce nell’impresa di effettuare delle campagne acquisti ben fuori dall’ordinario, agli atleti fornisce degli enormi stimoli e, richiamando il pensiero del presidente biancazzurro, Andrea Malchiodi, l’incontro di venerdì sarà un’importante occasione per valutare a che punto è il cammino dell’An. Per descrivere il livello della formazione ligure può bastare l’analisi del suo percorso in Champions League: nei quattro turni fin qui disputati, gli uomini di Amedeo Pomilio hanno quasi annichilito la concorrenza (che non è quella di un torneo estivo, è bene ricordarlo) vincendo 15 a 4 con il Galatasaray, 15 a 3 con il Partizan Belgrado, 12 a 7 con l’Orvosi di Budapest e addirittura 14 a 6 con lo Jug Dubrovnik, ovvero una delle candidate a salire sul podio. Sulla scena della massima rassegna continentale, un totale di 56 gol fatti e 20 subiti, per un rendimento su cui rimane nulla da dire se non che, forse, il “cannibalismo” recchelino è arrivato a condizionare anche il contesto internazionale. Sia come sia, il lavoro duro non spaventa i ragazzi di Sandro Bovo che non si sentono battuti in partenza e che sono pronti a dare battaglia, anche, e soprattutto, considerando che la partita col Recco spiana la strada all’andata della semifinale di Euro Cup, in programma mercoledì prossimo (ore 20), nella piscina di Mompiano, contro gli ungheresi dello Szeged: l’evento di coppa è un appuntamento fondamentale e il fatto di poterlo preparare con la sfida alla corazzata biancoceleste di Pomilio alimenta la giusta tensione agonistica.
«Archiviata la pausa – presenta il match, coach Bovo -, iniziano gli impegni importanti e si comincia col Recco: anche se, ora come ora, la sfida conta relativamente, è sempre un passaggio clou e il fatto che sia la partita più attesa, non solo da parte nostra, rende merito al lavoro della società e all’impegno dei giocatori. Per forza di cose, coi campionati europei la rosa si è divisa in due gruppi, e la preparazione si è concentrata sulla crescita dei singoli e sull’inserimento dei giovani in prima squadra. Adesso che ci siamo ricompattati, il clima è davvero buono, lo spirito di gruppo si è ricreato velocemente e sono curioso di verificare i frutti delle ultime fatiche. Davanti abbiamo un Recco che, grazie agli ennesimi investimenti estivi, si è rinforzato dall’ultima finale scudetto; come squadra, anche noi abbiamo fatto passi avanti ma, è chiaro, sono loro i favoriti. A ‘sto punto, venerdì ci servirà per valutare la distanza che ci divide, anche tenendo presente il rapporto tra atleti nazionali – in particolare, il minutaggio di utilizzo - delle formazioni che è 1 a 8. E, soprattutto, venerdì servirà a preparare al meglio la semifinale di coppa, per noi, una tappa fondamentale: faremo di tutto perché, col Recco, sia una partita interessante, non scontata, il desiderio di fondo è riuscire a dare “sale” alla lotta per lo scudetto. Siamo convinti di non aver ancora espresso tutte le nostre potenzialità e ora arrivano i momenti in cui iniziare a farlo».           
Stefano Gussago
 
QUI PRO RECCO
"Domani (martedì 26) alle 9.30 in palestra". Il messaggio di Mister Pomilio ai suoi ragazzi è tanto breve quanto chiaro e conciso.Ricomincia domattina, a secco con il preparatore atletico Donato Quinto - e successivamente in acqua con tutto lo staff al completo - la preparazione dei biancocelesti, in vista della ripresa del campionato che ha come incipit l'importante sfida lombarda per la vetta - la Pro ha una gara da recuperare con il Vis Nova in programma a Marzo - contro il Brescia (in diretta Rai Sport dalla Mompiano a partire dalle 20.30).Si troveranno difronte, insomma, tanti compagni che fino a poche ore fa erano fianco fianco proprio con le selezioni del proprio paese di appartenenza.Mister Pomilio ha a disposizione l'intero gruppo, già rientrato dagli impegni con le rispettive nazionali. Da valutare solo le condizioni di Ivovic dopo il trauma subito al dito della mano nella finale contro la Serbia.La Pro Recco, dunque, ricomincia con la concentrazione e la determinazione delle sedute importanti la propria preparazione per la ripresa; e lo fa portando - idealmente - al collo ben quattro ori, un argento e un sesto europeo.
Matteo Sacco

martedì 26 gennaio 2016

Serie B: risultati prima giornata



Prima  Giornata - Sabato 23 gennaio
PER I TABELLINI E I COMMENTI E LE CLASSIFICHE DEI QUATTRO GIRONI
CLICCA QUI SOTTO
Girone 1
Lerici-Sestri 9-12 (Pedroni 4)
Arbitro: M. Savino
Sturla-Firenze 9-4 (Cappelli, D'Alessandro, Pontiggia e Venturelli 2)
Arbitro: Pavanetto
Rapallo-Livorno 10-5
Arbitro: S. M. Salino
Arenzano-Aquasport Firenze 5-3
Arbitro: Ferrari
Dinamica Torino-Aragno Rivarolesi 8-3
Arbitro: Bernini
Girone 2
Vela ancona-Aquaria 10-2 (Alessandrelli e Sabatini 3)
Arbitro: Lanza
Modena-Bentegodi 10-10 (Calabrese e Bellisola 4)
Arbitro: Alessandroni
Nuotatori Ravennati-Pallanuoto Como 8-6 (Scozzarella 3)
Arbitro: Franceschini
N.C. Monza-Como Nuoto 7-9 (Foti e Pagani 4)
Arbitro: Doro
Brescia Waterpolo-Cus Geas Milano 9-8 (Maitini 4)
Arbitro: Rovandi
Girone 3
Waterpolo Bari-Tyrsenia 16-7
Arbitro: Petraglia
Latina Pallanuoto-Modugno 23-6 (Sabioni 5)
Arbitro: Ibba
Canottieri Lazio-Libertas Perugia 18-5 (Ferraro 8)
Arbitro: Schiavo
Zero9-La Fenice 8-8 (Angelini 3)
Arbitro: Rotunno
Original Marines Pescara-Aquatico Pescara 27 gennaio
Arbitro: Lombardo
Girone 4
Etna Hitech Waterpolo Catania-Nuoto 2000 12-8 (Piazza e Lucarelli 3)
Arbitro: Acierno
Cosenza-Acicastello 6-9 (Cardinale, Ferlito Marco e Ferlito Matteo 3)
Arbitro: Anaclerio
Zurich Barbato Cesport-Portofiori San Mauro 10-10 (Femiano e Confuoto 3)
Arbitro: D'Alessio
Cus Unime-Ossidiana Marbi 18-6
Arbitro: Guarnieri
Basilicata 2000-R.N. Napoli 10-8 (Ambrosio e Mattiello 3)
Arbitro: Iori


FOTO: DOČEK VATERPOLISTA U TIVTU

Crnogorski vaterpolisti su se danas vratili u Crnu Goru, sletjeli su na tivatski aerodrom gdje ih je dočekalo nekoliko stotina navijača.
"Svakako je noć bila neprespavana. Ovo je istorijski uspjeh, posebno posljednje tri utakmice su za anale. Vratili smo se u svjetski vrh, izborili smo plasman na OI i to što smo htjeli. Sve što sam izjavio sinoć o suđenju mislim i danas. Trebamo da budemo ponosni na ovaj rezultat, pronašli smo pravu atmosferu i motiv tokom cijelog prvenstva", rekao je kapiten Nikola Janović.
"Rekao sam prije EP da treba biti realan obezbijediti OI. Sada moramo da sjedimo i da razmislimo o Riju. Dosta nas je na zalasku karijere, ali tu je još dosta momaka koji nadolaze, tako da valja napraviti strategiju za Rio. Sada ipak želimo da uživamo i proslavimo ovaj uspjeh", dodao je Nikola.
"Mislim da je naše iskustvo presudilo da dođemo do medalje, iako nam je suđenje bilo nekorektno. Protiv Italije su sudije dale sve da ih pošalju na OI, protiv Mađarske isto s tim što su valjda vidjeli da smo bolji od njih pa su odustali u trećoj četvrtini. Sinoć smo dali sve, ali to nije bilo dovoljno", kazao je Mlađan Janović.
Selektor Vladimir Gojković već razmišlja o budućnosti.
"Postoji žal, kad izgubite tijesno finale. Izgubili smo u čudnim okolnostima, mislim da smo bili bolji od Srbije. Najbitnije je ipak da smo se vratili na veliku scenu, to nam daje satisfakciju. Pobijedili smo dvije velike ekipe i jedini smo parirali Srbiji u posljednje dvije godine. Uvjerili smo se da možemo, ovaj put nismo bili favoriti gotovo ni u jednom meču, sada ćemo opet biti. Ipak ako ne danas, onda već sjutra moramo početi da razmišljamo o budućnosti", rekao je on i nastavio:
"Treba da napravimo bazen u Podgorici, da se završi onaj u Nikšiću. Veći dio reprezentacije će vjerovatno u penziju nakon ljeta, a nemamo dovoljan broj mladih igrača. Neki su pokazali u ovim pripremama da su blizu A tima, neke ćemo gurnuti u prvi plan tokom ljeta, ali važno je da se baza proširi, jer nije lako napraviti selekciju iz tri mala grada", zaključio je selektor "ajkula".
FOTO: RADOJE MILIĆ

REZULTATI EP U BEOGRADU


GRUPA A
Raspored:
10. januar: 
09.30h Španija – Slovačka 13:4, 
18.15h Crna Gora - Holandija 13:6
12. januar: 
09.30h Slovačka – Holandija 5:6, 
18.45h Crna Gora - Španija 8:8
14. januar: 
17.15h Španija – Holandija 15:4, 
18.45h Crna Gora - Slovačka 15:6
Tabela:
1. Španija 7
2. Crna Gora 7
3. Holandija 3
4. Slovačka 0
GRUPA B
Raspored:
10. januar: 18.15h Francuska – Malta 17:7, 20.30h Hrvatska - Srbija 6:13
12. januar: 16.45h Francuska – Hrvatska 5:20, 20.15h Srbija - Malta 20:2
14. januar: 09.30h Hrvatska – Malta 22:2, 20.15h Francuska - Srbija 8:16
Tabela:
1. Srbija 9
2. Hrvatska 6
3. Francuska 3
4. Malta 0
GRUPA C
Raspored:
11. januar: 9.30h Gruzija – Rumunija 6:12, 16.45h Njemačka - Italija 5:16
13. januar: 9.30h Njemačka – Gruzija 11:9, 16.45h Rumunija - Italija 5:11
15. januar: 17.15h Gruzija – Italija 1:21, 18.45h Njemačka - Rumunija 13:14
Tabela:
1. Italija 9
2. Rumunija 6
3. Nemačka 3
4. Gruzija 0
GRUPA D
Raspored:
11. januar: 18.15h Mađarska – Grčka 8:8, 20.15h Rusija - Turska 17:8
13. januar: 18.15h Turska – Grčka 6:21, 20.15h Mađarska - Rusija 12:6
15: januar: 09.30h Mađarska – Turska 20:5, 20.15h Rusija - Grčka 9:8
Tabela:
1. Mađarska 7
2. Rusija 6
3. Grčka 4
4. Turska 0
OSMINA FINALA:16. januar:
09.30h Španija – Malta 13:4
17.15h Crna Gora – Francuska 11:6
18.45h Srbija – Slovačka 10:5
20.15h Hrvatska – Holandija 16:9
17. januar:
09.30h Italija – Turska 16:2
17.15h Rumunija – Grčku 9:15
18.45h Mađarska – Gruzija 14:3
20.15h Rusija – Njemačka 9:6
ČETVRTFINALA:
18. januar:
18.45h ŠPANIJA – GRČKA 2:6
20.15h SRBIJA – RUSIJA 15:5
19. januar:
18.45h ITALIJA – CRNA GORA 7:10
20.15h MAĐARSKA – HRVATSKA 8:5
POLUFINALA:
20. januar:
20.15h GRČKA - SRBIJA 13:7
21. januar:
20.15h CRNA GORA - MAĐARSKA 8:5
TREĆE MJESTO:
23. januar: 16.15h GRČKA - MAĐARSKA 10:13
FINALE:
23. januar: 17.45h SRBIJA - CRNA GORA 10:8

venerdì 22 gennaio 2016

GOJKOVIĆ uoči finala: Rasterećeno ulazimo u meč, imamo šta da pokažemo!



Iako su već napravili fantastičan rezultat, prije svega ispunili oba cilja, osigurali vizu za Olimpijske igre i jednu od medalja na Evropskom prvenstvu u Beogradu, crnogorske ajkule žele i u finalu protiv Srbije da pokažu da su opet u vrhu svjetskog vaterpola.
''Najvažnije je da se smiri euforija. Mi smo karakteristični po tome da ili nekoga dižemo u nebesa ili ga spuštamo na dno. Svi bi da dođu da gledaju, svi pričaju o tome... Napravili smo dobru stvar, možda i više nego što smo očekivali jer smo u početku malo skrenuli sa puta koji smo mislili da je lakši. I te stvari su se nakon remija sa Španijom okrenule. Došli smo da igramo protiv dva direktna konkurenta za olimpijsku vizu, prvo protiv Italije koja znamo kakva leđa ima, zatim Mađari, i sada smo došli da odigramo najveći mogući meč u ovom momentu. Probaćemo da se vratimo u normalu,d a se malo spuštimo jer svi osjećaju neku dozu zadovoljstva. Igramo protiv ekipe koja je favorit, koja u kontinuitetu već dvije godine osvaja sve, dosta lako su došli do finala. Ali, to je jedna utakmica. Nijesmo pod pritiskom, rasterećeno ulazimo u meč, imamo šta da pokažemo. Ali, prije svega moramo da spuštimo i oporavimo igrače jer smo imali veliku potršnju. Imamo manju rotaciju za razliku od Srbije koja igra sa većim brojem igrača,a ima i dan više pauze, ''kazao je selektor Vladimir Gojković uoči meča.
U finalima EP uvijek smo igrali sa Srbijom – U Malagi smo slavili i osvojili zlato, poraženi smo u Ajndhovenu.
''U Malagi je bila ekipa Srbije uz koju smo odrasli. Ali, smo i mi bili uzeli uloge u velikim klubovima. Bili smo svjesni da možemo da im pariramo iako se tad malo ko nadao. Vjerovali smo i na kraju slavili u fantastičnom meču. U Ajndhovenu je bio izjednačen meč. Pobijedili smo ih u grupi, tada smo došli možda još rasterećeniji, imali smo povredu Zlokovića. Ta utakmica je ispuštena našim greškama na početku treće četvrtine. U ovom momentu Srbija jeste favorit, ali su oni pod pritiskom jer igraju pred domaćom publikom. Sigurno da nijesu željeli nas u ovom momentu. To treba da iskoristimo. Ali treba da odigramo maksimalno, moramod a ih zatvorimo jer stvarno imaju arsenal koji trenutno nema niko na svijetu.''
Imaju ogromnu širinu, ali se glavnom sve svodi na Filipovića i Mandića.
''Tu je i Prlainović koji igra vaterpolo karijere posljednje dvije godine, tu je Pijetlović koji je za klasu najbolji centar svijeta posljednje pet godina. Ja bih pričao o triju Prlainović-Pijetlović-Filipović, jer oni nose Srbiju posljednje ri godine. I kada je bio Udovičić oni su je nosili. Mandić je neko ko dolazi, ko je donio neki novi extra kvalitet. Ali ovo su tri ključna igrača koji drže sve, i organizaciju igre i atmosferu'', zaključio je Gojković.
Meč se igra u subotu od 17 sati i 45 minuta.

VELIČANSTVENE AJKULE!!! CRNA GORA U FINALU EP!!!



CRNA GORA- MAĐARSKA 8:5 (2:2, 2:1, 1:1, 0:0
CRNA GORA: Šćepanović (11 odbrana), Draško Brguljan 1, Pasković, Petrović, Darko Brguljan 1, Radović, Mlađan Janović 1, Nikola Janović 2, Ivović 2, Mišić, Vukčević 1, Jokić, Lazović.
MAĐARSKA: Nađ (11 odbrana), Gor Nađ, Batori, Erdlji, Vamoš, Hošnjanski 1, Deker 1, Manherc 1, Danijel Varga, Deneš Varga 2, Kiš, Harai, Bistrišanji.
Sudije: Alesandro Severo (Italija), Radoslav Korizna (Poljska)
Igrač više: Crna Gora 7 (3), Mađarska 7 (3)
Peterci: Crna Gora 1 (0), Mađarska 1 (1).
TOK MEČA:
I četvrtina:
6:30 min I dalje je 0:0, dvije odlične intervencije Šćepanovića
5:00 min Nema golova na meču, Šćepanović briljira, već pet odbrana
3:55 min Deneš Varga - 0:1
2:44 min Nikola Janović - 1:1
2:25 min Deneš Varga - 1:2
0:43 min Mlađan Janović - 2:2
II četvrtina:
4:03 min Nikola Janović - 3:2
3:32 min Manherc - 3:3
0:33 min Darko Brguljan - 4:3
PAUZA:
III četvrtina:
4:22 min Draško Brguljan - 5:3
3:47 min Deker - 5:4
1:07 min Mlađan promašio peterac
IV četvrtina:
7:35 min Hošnjanski - 5:5
4:39 min Ivović - 6:5
2:10 min Vukčević - 7:5
0:25 min Ivović - 8:5

mercoledì 20 gennaio 2016

BELGRADO 2016: il Settebello si ferma ai quarti, Montenegro in semifinale



Nikola Janovic



ITALIA-MONTENEGRO 7-10 (2-3, 0-1, 3-4, 2-2)
Italia: Tempesti, F. Di Fulvio 2, N. Gitto, Figlioli 1 (rig.), Giorgetti, Bodegas 1, Giacoppo, Gallo, C. Presciutti 1, S. Luongo 1, Aicardi 1, Baraldi, Del Lungo. Allenatore: Campagna
Montenegro: Lazovic, Dra. Brguljan, Paskovic, Petrovic 1, Dar. Brguljan 2, Radovic 2, N. Janovic 4, M. Janovic, Ivovic, Misic, Vukicevic, Jokic 1, Scepanovic. Allenatore: Gojkovic
Note: Usciti per limite di falli Drasko Brguljan e Petrovic (M) nel terzo tempo, Vukcevic e Radovic (M) nel quarto tempo. Superiorità numeriche: Italia 4/15 + 1 rigore, Montenegro 5/8 + 1 rigore. Arbitri: Schwartz (ISR) e Alexandrescu (ROU)

La strada che porta a Rio de Janeiro è (momentaneamente) interrotta. L’Italia, e di conseguenza le sue ambizioni di medaglia, sbattono contro il Montenegro che, dal canto suo, attende l’esito di Ungheria-Croazia per sapere se, già da stasera, potrà festeggiare la qualificazione alle Olimpiadi. Per lo stesso obiettivo, invece, il Settebello dovrà invece aspettare il torneo Preolimpico che si giocherà a Trieste dal 10 aprile. Resta il rammarico per quanto visto nelle precedenti partite e per quello che gli azzurri non sono riusciti a dare contro un avversario che ne ha saputo sfruttare perfettamente tutte le defaillance, potendo contare su un campione senza età come Nikola Janovic (nella foto): il suo ritiro, annunciato al termine dei Giochi di questa estate, priverà la pallanuoto di un altro esponente d’alta scuola ma negli occhi potranno restare altre quattro gemme, che vanno ad aggiungersi ad una lunga lista, con cui l’ex Posillipo non concede scampo ad un possibile ritorno dell’Italia.
La formazione di Campagna resta vittima dei suoi errori – troppe superiorità numeriche non sfruttate a dovere per il 4/15 finale – e la serata storta di molti dei suoi tiratori che hanno trovato sulla propria strada anche un super Scepanovic. Eppure l’inizio del match lasciava sperare in un esito diverso: Bodegas è il grimaldello scelto dal c.t. per scardinare la difesa montenegrina e le sue entrate ai due metri causano la prima espulsione di Vukcevic sfruttata da Christian Presciutti. Uomo in più e difesa, le armi che avevano permesso al Settebello di rubare la scena nei primi quattro incontri, non trovano efficace riscontro quando, dall’altro lato, si scatenano Nikola Janovic e Radovic che ribaltano in poco tempo il punteggio, mentre Petrovic punisce un contro fallo in ripartenza per il più facile dei 2-3.
Gli errori si riversano anche sul fronte offensivo, l’Italia resta a secco per tutto il secondo tempo, ritrovando il gol con Luongo in apertura di terza frazione, preludio al primo break montenegrino firmato Radovic-Janovic. Gli azzurri riescono a reagire, arrivando fino al -1 con orgoglio, ma due gravi disattenzioni difensive regalano a Darko Brguljan due pallone d’oro per il 5-8. E’ infine Nikola Janovic, il capitano assente un anno fa a Kazan, a gettarci nel baratro, aprendo e chiudendo l’ultimo tempo con una doppietta, intervallata dai gol di Aicardi e Francesco Di Fulvio (top scorer con una doppietta).

 

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