sabato 10 dicembre 2016

Champions, 2a giornata: risultati, tabellini e commenti

Image result for water polo champions league 2017

Gruppo A
SZOLNOK-OLYMPIACOS 5-5 (0-2, 1-1, 1-0, 3-2)
Szolnok: V. Nagy, Gocic, Crousillat, Vamos 4, Jansik, Mezei, Aleksic, Younger, Prlainovic 1, De. Varga, Kis, Fulop, Kardos. All. Cseh
Olympiacos: Pavic, Mylonakis 3, Delakas, Gennidounias, Fountoulis 1, Buslje, Pontikeas, Ntoskas 1, Mourikis, Kolomvos, M. Janovic, Español, Galanopoulos. All. Vlachos
Arbitri: Severo (Ita) e Buch (Esp)
Note: sup. num. Szolnok 1/10, Olympiacos 2/6. Usciti 3 f.  Mourikis e Buslje nel IV quarto
Finisce in parità il big match del gruppo A, con lo Szolnok che a 40’’ dalla fine evita la sconfitta interna contro l’Olympiacos. Il match, rivincita della semifinale della scorsa Final Six di Budapest vinta dai greci, vede il team di Vlachos nel ruolo della lepre sin dal primo quarto, chiuso sul 2-0 grazie ai gol di Fountoulis e di un irresistibile Mylonakis. Lo Szolnok soffre perché va in crisi su uomo in più, situazione nella quale non riesce a replicare all’aggressività degli ospiti. L’uomo della salvezza è Vamos, unico marcatore degli ungheresi fino all’ultimo minuto di gioco: è lui, nell’ultimo quarto, a ricucire lo strappo con l’Olympiacos con una doppietta che porta il punteggio dal 2-4 al 4-4. Ancora Mylonakis illude l’Olympiacos a 1’15’’ dalla fine, poi a salvare la formazione di Cseh è Prlainovic, autore del 5-5 finale nell’unica superiorità (su 10) trasformata dallo Szolnok nell’arco della partita.

OLYMPIC NIZZA-ORVOSI 7-13 (2-4, 4-3, 0-2, 1-4)
Olympic Nizza: Garsau, Bachelier, Caumette, Cakic, Monneret 4, Rocchietta 1, Hansen, Izdinsky 1, Crosetti, Laversanne, Bruyere 1, Chandieu, Guilloteau. All. Nardon
Orvosi: Bisztritsanyi, Dr. Brguljan 1, Batori 4, Zalanki 2, Salamon 3, Ga. Kovacs, Hegedus, Seman, Gor-Nagy 1, Juhasz 1, Bundschuh, Nikic 1, Barabas. All. Vincze
Arbitri: Elkind (Isr) e Abramovic (Mne)
Note: sup. num. Nizza 2/4, Orvosi 8/12. Rigori: Orvosi 0/1.
Bella prova dell’Olympic Nizza, che tiene testa per oltre due quarti all’Orvosi prima di arrendersi alla maggiore qualità ed esperienza della formazione ungherese. A metà gara, infatti, il tabellone vede i magiari avanti di appena un gol (7-6). Nel terzo quarto sono Batorie Zalanki, entrambi in superiorità numerica, a lanciare la squadra di Vincze verso il primo successo nella fase a gironi. Le parate di Bisztritsanyi fanno poi il resto: il Nizza resta a secco per quasi 15 minuti e l’Orvosi dilaga fino al 13-7 conclusivo.

BRESCIA-SPANDAU BERLINO 9-6 (3-2, 1-1, 3-2, 2-1)
Brescia: Del Lungo, Guerrato, C. Presciutti 1, Randjelovic, Paskovic 1, Rizzo 1 (rig.), Muslim, Nora 2, N. Presciutti, Bertoli 1, Ubovic 1, Napolitano 1, Dian. All. Bovo
Spandau Berlino: Baksa, Saudadier, Gielen 1, Mateo Cuk 2, Preuss, Jungling, Marzouki 1, Dedovic 1, M. Stamm, Oeler, Restovic, Kueppers, Hoehne. All. P. Kovacevic.
Arbitri: Birakis (Gre) e Molnar (Hun)
Note: sup. num. Brescia 3/9, Spandau 3/9. Rigori: Brescia 1/1. Usciti 3 f. Ubovic, Paskovic e Mateo Cup nel IV quarto
In Champions League non esistono partite facili. Bovo aveva avvertito il Brescia e la conferma delle parole del tecnico dei leoni è arrivata stasera nella gara con lo Spandau Berlino, che solo nel finale s’è arresa ai lombardi. Imbottita di stranieri (5 più 2 naturalizzati), la formazione tedesca è stata però tenuta in partita anche da una certa imprecisione del team di casa con l’uomo in più. Un aspetto, questo, su cui Bovo dovrà lavorare in vista di impegni contro avversari qualitativamente più dotati dello Spandau. Il Brescia, nel complesso, gioca meglio degli avversari, ma non riesce a chiudere presto la partita: potrebbe farlo nel secondo quarto, quando sul 3-3 sfrutta appena una superiorità (con capitan Presciutti) sulle 5 guadagnate. In avvio di terzo quarto ci pensa Ubovic ad allargare la forbice con i tedeschi (5-3), che tuttavia non mollano come ci si potrebbe attendere. Il punteggio continua a oscillare tra il +1 e il +2 per i lombardi e bisogna attendere il 26’ perché la piscina di Mompiano esploda di fronte all’8-5 di Nora. I tedeschi provano a non uscire dalla partita e trovano il -2 con il francese Saudadier, a segno con l’uomo in più, ma dopo un minuto Paskovic rimette al sicuro il risultato con la rete del 9-6. Nei minuti seguenti è Del Lungo a proteggere il risultato, permettendo al Brescia di vivere un tranquillo finale di partita. Non sarà stata la serata più brillante del gruppo di Bovo, ma ciò che conta è che lo zero alla voce punti è stato già cancellato. L’appuntamento con la Champions ora è il 21 dicembre, ancora a Mompiano, contro lo Szolnok, una big che però finora non ha brillato in Europa. Mercoledì 14 dicembre, però, i lombardi saranno di scena a Dubrovnik per contendere allo Jug la SuperCoppa Europea. “Quella di oggi è una vittoria importantissima perché dopo la sconfitta di Atene avevamo bisogno dei 3 punti – le parole di Christian Presciutti a Radio Brescia Sport -. È stato un successo sudato, lo Spandau ha abbassato il ritmo della partita e noi ci siamo un po’ adeguati, ma abbiamo quello che dovevamo fare e alla fine abbiamo vinto. Poteva andare meglio se fossimo andati al nostro ritmo e avessimo evitato un paio di gol dal centroboa che di solito non concediamo. Il girone? Molto competitivo, dobbiamo fare tanti punti, soprattutto in casa”.

LA CLASSIFICA: Olympiacos 4, Szolnok 4, Orvosi 3, Brescia 3, Spandau Berlino 3, Olympic Nizza 0.
***

Gruppo B
WASPO HANNOVER-BARCELONETA 9-9 (2-3, 3-2, 2-1, 2-3)
Waspo Hannover: Kong, Corusic, Bukowski, Ban, Da. Brguljan 2, Radovic 2, Jokic, Winkelhorst 1, Sekulic 2, Estrany 2, Marek Tkac, Immermann, Sucic. All. Seehafer
Barceloneta: Lopez Pinedo, Famera, S. Rasovic 3, Munarriz 2, Larumbe, Minguell 1, Roca, V. Rasovic 1, Tahull 2, F. Fernandez, Mallarach, Lozina, Linares. All. Martin
Arbitri: Stavridis (Gre) e Manea (Rou)
Note: sup. num. Waspo Hannover 4/10, Barceloneta 2/9.
Alla 2a giornata della fase a gironi arriva il primo storico punto in Champions League per la Waspo Hannover, che davanti al proprio pubblico blocca sul 9-9 un Barceloneta assai impreciso in fase offensiva. I catalani non riescono mai a prendere il sopravvento sui tedeschi, che anzi iniziano l’ultimo quarto in vantaggio 7-6. Nell’ultimo parziale Munarriz e Strahinja Rasovic, il migliore dei suoi, ribaltano la situazione portando avanti i “marineros” (8-7). Radovic fa 8-8 a 2’59’’ dalla fine, poi Minguell regala l’illusione della vittoria al Barceloneta segnando in parità numerica a 1’37’’ dalla fine. A salvare la Waspo è proprio uno spagnolo, Estrany, autore del 9-9 in superiorità a 1’ dalla sirena. Nel finale, poi, la difesa dell’Hannover regge, anche nell’ultima inferiorità della partita.

PARTIZAN-EGER 8-9 (3-2, 2-3, 2-3, 1-1)
Partizan: Dobozanov, Lukic, Jankovic, Repanovic, Lazic, Manojlovic, Drasovic 1, Andrejevic, Jaksic 2, F. Radojevic, Stojanovic 4, Jankovic 1, Brakocevic. All. Milenkovic
Eger: B. Mitrovic, Angyal, A. Decker 1, Cuckovic, Hosnyanszky 2, Lorincz, M. Cuk 2, Ge. Kovacs 1, Erdelyi 1, Vapenski 1, Bedo 1, B. Biros, Csiszar. All. Dabrowski
Arbitri: Colominas (Esp) e Ohme (Ger)
Note: sup. num. Partizan 5/8, Eger 4/10. Usciti 3 f. Drasovic e Angyal nel IV quarto
Sarà anche una squadra di ragazzini, ma il Partizan di Milenkovic ha talento e carattere per riuscire a tenere col fiato sospeso l’Egerfino all’ultimo minuto di gioco. Alla fine la squadra di Dabrowski esce vittoriosa dalla Banjica, lo fa grazie ad un gol in superiorità numerica realizzato dal grande ex Milos Cuk, che del Partizan è stato anche capitano, a 58’’ dalla fine. È lui a regalare i primi tre punti all’Eger, che nell’arco della gara non riesce a limitare il gioco ordinato dei bianconeri, sufficientemente precisi con l’uomo in più per arrivare a pensare di poter addirittura vincere. Nel terzo quarto Stojanovic – 4 gol oggi per lui – porta anche in vantaggio i serbi (6-5), ma la risposta dell’Eger è immediata, con Gergo Kovacs e Adam Decker che ribaltano il risultato. Gli ungheresi non guadagnano mai il +2 e così ancora Stojanovic, a 1’32’’ dalla fine, indovina la rete dell’8-8, resa vana, poco più tardi, dal colpo vincente di Cuk.

JUG DUBROVNIK-PRO RECCO 8-11 (2-2, 2-6, 1-3, 3-0)
Jug Dubrovnik: Bijac, Macan, L. Fatovic 3, Loncar, Jokovic 1, J. Garcia 1, J. Vrlic, Ivankovic, Pavlicevic, Perrone 2, Benic, Obradovic 1, Popadic. All. Kobescak
Pro Recco: Tempesti, F. Di Fulvio 1, Mandic 2, Figlioli 1, Molina, D. Pijetlovic, Sukno 1, Echenique 1, Fondelli, F. Filipovic 3 (1 rig.), Bodegas, A. Ivovic 2, Volarevic. All. Vujasinovic
Arbitri: Alexandrescu (Rou) e Sadekov (Rus)
Note: sup. num. Jug 4/12, Pro Recco 4/10. Rigori: Pro Recco 1/1. 
Una Pro Recco monumentale impone il suo gioco alla Gruz e vendica almeno in parte la sconfitta subita dallo Jug lo scorso giugno, nella semifinale della scorsa Final Six di Budapest. Allora non c’era Tempesti, che invece a Dubrovnik fa valere tutta la sua classe e il suo carisma, vincendo il confronto a distanza con il croato Bijac e risultando decisivo nell’11-8 finale. Quello di stasera era il primo vero big match per Vujasinovic sulla panchina dei liguri: il serbo l’ha superato brillantemente. La partita s’è decisa nella sua fase centrale, precisamente nei minuti a cavallo tra secondo e terzo quarto. A fare la differenza la difesa dei liguri, guidata appunto da Tempesti: sul 5-4 in proprio favore, la Pro Recco ha lasciato per oltre 9 minuti a secco lo Jug, incapace di sfruttare quattro superiorità numeriche di fila. Dall’altro lato della vasca, invece, è arrivato un break di 4 reti: Ivovic (fantastica la combinazione con Filipovic), Mandic e Sukno sono andati a segno in parità numerica, Filipovic ha trasformato un rigore per il 9-4 al 19’. Sul finire del terzo quarto, anche gli italiani hanno voluto mettere la loro firma sulla vittoria, con Di Fulvio e Figlioli che hanno addirittura portato sul +6 (11-5) la Pro Recco.  Ammutoliti i 1200 della Gruz, che si scaldano solo nel finale quando lo Jug riesce a dimezzare il passivo. La Pro Recco, però, ha già in tasca la vittoria che la proietta già da sola in vetta al gruppo B. “Il passo in avanti che avevo chiesto c’è stato – ammette il mister -. Siamo stati concentrati fin dall’inizio e risposto bene alla loro aggressività. Sono felice per quello che abbiamo fatto oggi e per tutto il lavoro svolto in questi due mesi e mezzo. Ora però non dobbiamo abbassare la guardia, perchè i risultati che contano sono quelli di maggio”.

LA CLASSIFICA: Pro Recco 6, Barceloneta 4, Jug Dubrovnik 3, Eger 3, Waspo Hannover 1, Partizan 0.

0 commenti:

Posta un commento

 

Followers