martedì 29 novembre 2016

Arriva la vera Champions, le avversarie di Brescia e Recco

Related image


È la più bella, la più incerta e la più spettacolare competizione per club nel mondo della pallanuoto. La fase a gironi della Champions League, al via domani con la 1a giornata (clicca qui per sapere come seguirla), piace perché la giocano i migliori pallanuotisti al mondo, ma anche perché sa regalare grandi sorprese, grazie alla formula della Final Six, e prima ancora della Final Four. Per informazioni chiedere allo Jug, campione in carica, che nelle ultime finali di Budapest non era accreditato neanche come probabile finalista. La stessa storia della Pro Recco insegna che in Champions non ci si può mai rilassare: il club ligure ha vinto 5 delle ultime 10 edizioni alle quali ha partecipato, ma praticamente in tutte partiva da favorita. Se ne ricava che accumulare campioni nel proprio roster aiuta, sì, ma non è garanzia di vittoria, come invece accade per le competizioni nazionali, non solo in Italia. In Champions, si potrebbe riassumere, non basta essere i più forti di tutti, ma bisogna essere anche i più bravi, partita dopo partita.
Brescia e Pro Recco inizieranno domani il loro cammino nei rispettivi gironi, che si differenziano per un dettaglio non da poco: nel gruppo A, quello del Brescia, lo Szolnok è già sicuro di essere Final Six come club organizzatore, quindi in palio ci sono solo due pass qualificazione. Nel gruppo B, dove si trova la Pro Recco, si qualificheranno tre squadre. Tra i liguri, che per l’esordio ad Albaro contro la Waspo Hannover hanno predisposto una serie di lodevoli iniziative per il proprio pubblico, ci sarà la prima stagionale dei serbi FilipovicPijetlovic, oltre che il secondo esordio di Molina. Arrivare primi nel girone conta, perché permette di saltare i quarti di finale e iniziare la Final Six direttamente dalla semifinale.
Qui vi abbiamo voluto presentare le avversarie delle due italiane, il meglio che la pallanuoto europea possa offrire.

Gruppo A (con il Brescia)
OLYMPIACOS: Cambiano i campioni, non il sogno Champions 
Fountoulis bomber dell'Olympiacos
Fountoulis bomber dell’Olympiacos
Esordio peggiore non poteva esserci per il Brescia. I lombardi debutteranno ad Atene, in casa dei biancorossi di Vlachos, squadra che punta anche quest’anno a vincere la Champions, riscattando la finale persa a giugno scorso contro lo Jug, unico k.o. dei greci nell’intera stagione 2015/16. Al dolore di quella sconfitta l’Olympiacos ha risposto cambiando strategia sul mercato, smontando il gruppo della nazionale greca con gli addii di Vlachopoulos, Gounas e Dervisis, e ingaggiando campioni di livello internazionale come Mladjan JanovicBuslje ed Español. Via anche il mancino spagnolo Mallarach, confermato invece Pavic, che ha abbandonato la nazionale croata per concentrarsi proprio sul suo principale obiettivo all’Olympiacos: vincere la Champions. Un obiettivo che i greci inseguono dal 2002, anno dell’unico trionfo nella massima competizione europea.

SZOLNOK: Prlainovic in missione, obiettivo primo posto
Prlainovic con la calottina dello Szolnok
Prlainovic con la calottina dello Szolnok
Tra le 12 partecipanti alla fase a gironi, la squadra di Sandor Cseh è di sicuro la più rilassata, avendo già di diritto un posto alla Final Six. L’obiettivo, a questo punto, non può non essere che il primo posto nel girone e la qualificazione diretta alla semifinale di Final Six. Rispetto a un anno fa lo Szolnok ha un roster che si presenta indebolito dagli addii di campionissimi del livello di Daniel Varga, Madaras e Stefan Mitrovic, passati al Ferencvaros. A bilanciare queste perdite, l’ingaggio del mancino francese Crousillat, ma soprattutto di Prlainovic, arrivato allo Szolnok per recitare un ruolo di protagonista assoluto. Finora, però, il serbo non c’è riuscito, perché bloccato dalla mononucleosi. L’ex Pro Recco ora è guarito ed insieme ai connazionali Gocic e Aleksic, oltre che al solito Denes Varga, punta a costituire la colonna portante della formazione ungherese, reduce da un terzo posto nella scorsa stagione che ha lasciato l’amaro in bocca, pur rappresentando il miglior risultato di sempre in Champions nella storia dello Szolnok.

ORVOSI: In crescita costante, è l’avversaria numero uno del Brescia 
Zalanki, arrivato in estate dall'egre
Zalanki, arrivato in estate dall’egre
Tra le tre squadre ungheresi, è la meno accreditata per la vittoria finale, nonostante vanti due Champions in bacheca (’73 e ’79). Tuttavia il team allenato da Vincze ha conosciuto una crescita costante negli ultimi anni e quest’anno ha il merito di riportare in Champions la città di Budapest, che per 6 volte ha visto una sua squadra salire sul tetto d’Europa. In estate, con gli ingaggi del mancino 21enne Zalanki e dei centroboa Nikic e Seman, ha provato a compiere il salto di qualità definitivo. I tre volti nuovi, infatti, si sono innestati in un gruppo che gioca insieme già da diversi anni e che ha nella coppia d’attacco Batori-Salamon i suoi elementi più pericolosi e nel difensore Gor-Nagy quello di maggiore esperienza. In questa edizione vengono da lontano, avendo superato tutti e tre i turni eliminatori preliminari: tra le loro vittime, anche la Bpm Sport Management. Il Brescia ha già affrontato l’Orvosi a Mompiano, nel secondo turno, rimediando un pari in una gara comunque inutile ai fini della qualificazione per il team di Bovo. Le prossime sfide saranno molto più importanti: sulla carta, saranno proprio Brescia e Orvosi a lottare per un pass qualificazione alla Final Six.

SPANDAU BERLINO: Carattere tedesco, può infastidire le big
Mateo Cuk, centroboa croato naturalizzato tedesco
Mateo Cuk, centroboa croato naturalizzato tedesco
Migliorare quanto di buono fatto vedere l’anno scorso è l’obiettivo del team tedesco, che nella fase a gironi 2015/16 collezionò 5 prestigiosi pareggi contro avversari come Olympiacos, Barceloneta, Primorje e Jadran Herceg Novi (due volte). Pur essendo migliorato nel corso delle ultime stagioni, lo Spandau, che negli anni ’80 sollevò ben 4 volte la Coppa dei Campioni, non pare in grado di poter centrare la sua prima qualificazione alla Final Six: tuttavia il team allenato da Petar Kovacevic potrebbe togliere punti alle big, specie davanti al pubblico di Berlino, e finire per influire sulla corsa verso le finali di Budapest. In estate s’è rafforzato aggiungendo ai francesi Marzouki e Saudadier e al portiere ungherese Baksa il difensore olandese Gielen, ex Partizan, e l’attaccante serbo Dedovic, ex Primorje. Marko Stamm guida un gruppo di 8 nazionali tedeschi (tra cui i naturalizzati Mateo Cup e Restovic), che costituiscono l’ossatura della squadra. Insomma, guai a sottovalutare lo Spandau.

OLYMPIC NIZZA: La Champions, un’esperienza per i giovani
Garsau, portiere della Francia e del Nizza
Garsau, portiere della Francia e del Nizza
Forza emergente della pallanuoto francese, ha rilevato la wild card dal Marsiglia per affacciarsi sull’orizzonte della grande waterpolo europea. Tecnicamente, è il team meno attrezzato del gruppo A, pur contando su un buon numero di nazionali transalpini protagonisti della sorprendente qualificazione a Rio de Janeiro, come il portiere Garsau. Gli elementi da seguire, in realtà, sono i più giovani, come il ’99 Mutambayi, prodotto del settore giovanile del cui staff tecnico fa parte anche il napoletano Marco Fusco. L’allenatore Samuel Nardon, inoltre, viene indicato in patria come uno dei migliori del panorama della pallanuoto francese.
***
Gruppo B (con la Pro Recco)
WASPO HANNOVER: Babele pallanuotistica, è la vera novità
Darko Brguljan con la calottina della Waspo
Darko Brguljan con la calottina della Waspo
Il primo avversario della Pro Recco è un team senza grande prestigio internazionale, ma con grosse ambizioni. Nel corso delle ultime stagioni, la Waspo Hannover ha acquistato a raffica giocatori dall’estero, costruendo una squadra competitiva in campo europeo. In particolare, la squadra allenata da Karsten Seehafer pare avere il Montenegro come punto di riferimento: Jokic, Radovic, Sekulic e lo straordinario bomber ex Canottieri Darko Brguljan, l’ultimo arrivato, compongono la spina dorsale del team tedesco. Ma gli stranieri non finiscono qui: ci sono ancora i croati Ban, Corusic e Sucic, l’olandese Winkelhorst, lo spagnolo Estrany, gli ungheresi Balatoni e Sagi, lo slovacco Marek Tkac. Questo mix internazionale ha portato la Waspo ha superare i tre turni preliminari e ad arrivare per la prima volta alla fase a gironi. Non arriveranno in Final Six, ma sono pronti a dare battaglia contro chiunque. La Pro Recco è avvisata.

EGER: Gruppo di ferro e fattore campo, occhio al giovane Kovacs
Hosnyanszky, uno dei leader dell'Eger
Hosnyanszky, uno dei leader dell’Eger
Solida come poche, la squadra allenata da Dabrowski ha nel fattore Bitskey, la piscina di casa, uno dei suoi punti di forza: negli ultimi due anni, in Europa, l’hanno violata solo la Pro Recco (nel 2015) e la Bpm, nel secondo turno di qualificazione. In questa stagione si candida ad un posto nella Final Six e magari a entrare in semifinale, obiettivo mai raggiunto in Champions, nonostante in estate abbia perso due giocatori di qualità ed esperienza come Biros, ritiratosi, e Szivos, passato alla Honved. Per sostituirli sono arrivati il gigante Adam Decker e il giovane Gergo Kovacs, attaccante 21enne che ha fatto vedere ottime cose sia in campionato che nei turni preliminari di Champions League. Ad ogni modo è il gruppo, insieme da anni, a costituire la forza dell’Eger: il trio serbo composto da Brane Mitrovic, Milos Cuk e Vapenski e i nazionali magiari Harai, Erdelyi, Hosnyanszky e Bedo si conoscono a memoria.

BARCELONETA: Addii pesanti, ma i marineros restano un osso duro
Vitkor Rasovic, dalla scorsa stagione al Barceloneta
Vitkor Rasovic, dalla scorsa stagione al Barceloneta
Dopo Perrone ed Echenique, protagonisti del trionfo europeo del 2014 e poi partiti nell’estate 2015, il club catalano quest’anno ha perso altre due colonne come il bomber Español e il centroboa Sziranyi. Logico, dunque, che il team di Chus Martin parta in seconda fila nella corsa alla coppa. Il ritorno dall’Olympiacos del mancino Mallarach e gli arrivi dei giovani Bustos e Lozina sono finora bastati a conservare la leadership in Spagna, vedremo che impatto avranno nell’Europa dei grandi. Il gruppo dei nazionali spagnoli – Lopez Pinedo, Munarriz e Minguell su tutti -, i fratelli Rasovice l’instancabile jolly slovacco Famera rappresentano il nucleo di una squadra che punterà ancora sul ritmo e la velocità per tentare di sorprendere avversari sulla carta più preparati.

PARTIZAN: In acqua per la gloria e per far crescere i giovani 
Stojanovic, 20 anni, attaccante del Partizan
Stojanovic, 20 anni, attaccante del Partizan
La squadra più giovane del lotto, l’unica senza stranieri, guidata da un tecnico appena trentenne, Zoran Milenkovic. Il Partizan partecipa alla fase a gironi più per onorare la sua storia – solo il Recco ha vinto più coppe, 8 contro 7 – che per reali chance di qualificarsi alla Final Six. In realtà un’altra ragione c’è: dare modo ai prodotti del proprio straordinario vivaio di misurarsi con i campioni internazionali e accelerare il proprio processo di crescita. Drasovic, Radojevic, Dobozanov, Stojanovic, Toholj: questi i nomi da segnarsi tra i bianconeri, oltre, ovviamente a quello di Jaksic, che a 19 anni s’è già tolto la soddisfazione dell’oro olimpico con la Serbia. Occhio, comunque, a sottovalutare il Partizan: in Regional Liga, al momento, è secondo, con un solo k.o. contro lo Jug.

JUG DUBROVNIK: Squadra che vince non si cambia 
L'esultanza dello Jug nella scorsa Final Six
L’esultanza dello Jug nella scorsa Final Six
Dove arriveranno i campioni in carica? Dopo la sbornia della scorsa stagione – 4 trofei su 4 conquistati, la vittoria di Budapest sull’Olympiacos a coronare un’annata stratosferica – i croati di Kobescak si ripresentano con la medesima squadra, senza volti nuovi se non qualche giovane del proprio vivaio, come il mancino Mercep, alla nuova fase a gironi. Basterà per ripetersi? Con in squadra il miglior portiere al mondo in questo momento, il nazionale Bijac, due centri come Loncar e Vrlic, altri campioni esperti come Obradovic, Jokovic e Xavi Garcia, e un top player assoluto come il brasiliano Felipe Perrone, i blu-granata possono sul serio sognare di bissare il finale di Budapest della scorsa stagione.

Champions League – Fase a gironi – 1a giornata (30 novembre, gli orari sono quelli italiani)
Gruppo A
ORVOSI-SZOLNOK (ore 19) Qui la diretta video streaming della Len
OLYMPIC NIZZA-SPANDAU BERLINO (ore 19:30) Qui la diretta video streaming della Len

Gruppo B
BARCELONETA-PARTIZAN (ore 19:30) Qui la diretta video streaming della Len
JUG DUBROVNIK-EGER (ore 20:15) Qui la diretta video streaming della Len
PRO RECCO-WASPO HANNOVER (ore 20:30) Diretta tv su Sportitalia

0 commenti:

Posta un commento

 

Followers