martedì 8 novembre 2016

Latina: tra i due litiganti, la pallanuoto muore



Emergenza pallanuoto a Latina. Dal 1 ottobre Latina Pallanuoto e Antares, le due società di waterpolo della città, si ritrovano senza spazi acqua in seguito alla chiusura della vasca scoperta di via dei Mille, la cosiddetta piscina Open, al centro di un contenzioso tra l’amministrazione comunale e il concessionario, la Nuoto 2000. Un caso complicato, finito in mano agli avvocati, ma per cui le società pallanuotistiche sono le prime a pagare, avendo perso i loro spazi acqua.
Il braccio di ferro tra Comune e Nuoto 2000 riguarda il contratto di gestione delle due vasche (coperta e scoperta) che fanno parte dell’impianto di via dei Mille. L’accordo, risalente al 2006 e della durata di 30 anni, prevedeva che il concessionario dovesse farsi carico delle spese di gestione di entrambe le piscine. Nel 2012, però, era stato siglato un protocollo d’intesa tra le parti, con il quale il Comune si era accollato la gestione invernale dell’impianto (dal 1 ottobre al 31 maggio di ogni anno), lasciando al Nuoto 2000 quello estivo. Per la piscina Open, dunque, Latina e Antares (e all’epoca anche la Rari Nantes Latina, poi migrata a Frosinone con cambio di denominazione) pagavano gli spazi acqua a due differenti interlocutori a seconda del periodo dell’anno.
La situazione è cambiata dopo l’elezione di giugno scorso del nuovo sindaco Damiano Coletta. Non trovando legittimo il protocollo del 2012, la nuova amministrazione ha chiesto al Nuoto 2000 di rispettare il contratto del 2006 e di assumersi anche i costi di gestione invernali della piscina Open, permettendo così alle società sportive di avere spazi acqua nei quali proseguire la loro attività sportiva. Il concessionario s’è rifiutato e rifacendosi al protocollo del 2012 ha annunciato che avrebbe chiuso la piscina all’aperto dal 1 ottobre al 31 maggio, cosa poi puntualmente avvenuta. La questione s’è rapidamente trasformata in un muro contro muro, con le parti pronte a presentarsi di fronte al Tar per far valere le proprie posizioni.
Il Comune ha anche emanato un’ordinanza per intimare al Nuoto 2000 di far utilizzare la piscina Open alle società di pallanuoto. Neanche questo atto, al momento, ha prodotto effetti. La piscina resta chiusa e Latina e Antares restano senza spazi acqua. In estate entrambi i club avevano festeggiato il salto di categoria – il Latina in A2, l’Antares in B -, ma rispetto ad allora l’atmosfera a Latina è cambiata. “Stanno andando sprecati tanti sacrifici fatti per creare una squadra e un vivaio competitivi – tuona il Alberico Davoli, presidente dell’Antares -. Siamo vittime di una situazione che rischia di ucciderci sul piano sportivo”. “Dopo tanti anni di sacrifici per costruire un folto settore giovanile, una squadra maschile in serie A2 ed una femminile in serie B, ci troviamo a gettare tutto nel secchio per la problematica della piscina – gli fa eco Francesco Damiani della Latina Pallanuoto -. La speranza è l’ultima a morire ma, se la situazione perdura saremo noi a morire e forse quando saranno risolti i problemi, la Latina Pallanuoto non ci sarà più, certamente non per nostra colpa”.

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