giovedì 22 gennaio 2015

World League: Settebello a testa alta, ma vince la Croazia

risultati della World League 
Gruppo C
ITALIA-CROAZIA 7-8 (2-3, 2-2, 1-2, 2-1)
Italia: Tempesti, F. Di Fulvio 1, Velotto, Figlioli 1, Renzuto, A. Fondelli, Giacoppo 1, Gallo 2 (1 rig.), Figari, S. Luongo 1, Bruni 1, N. Gitto, Del Lungo. All. Campagna
Croazia: Pavic, Buric 3, Boskovic 1 (rig.), Loncar, Jokovic 1, Buljubasic, Muslim, Buslje, Sukno 3 (1 rig.), Dobud, Bukic, Buha, Bijac. All. Tucak.
Arbitri: Inesta (Spa) e Matache (Rom)
Note: superiorità numeriche: Italia 2/9, Croazia 2/9. Rigori: Italia 1/1, Croazia 2/2. Usciti 3f N. Gitto a 3’ dalla fine, Dobud a 2’52’’ dalla fine. Espulso per proteste Campagna a 3’30’’ dalla fine.
Gran ritmo, emozioni, proteste e qualche colpo proibito: Italia-Croazia non ha deluso le attese. A Torino, alla fine, passa la squadra di Ivica Tucak, ma Sandro Campagna può star tranquillo: la sua Italia ha giocato un’ottima gara, in condizioni non facili, considerate le assenze dei centroboa titolari agli ultimi Europei, Aicardi e Baraldi. Bruni, unico disponibile nel ruolo a causa dell’influenza di Busilacchi, ha lottato come un veterano, Giacoppo e Renzuto si sono sacrificati nel dargli il cambio e, tutto intorno, gli altri azzurri hanno giocato la pallanuoto che vuole il c.t., fatta di intensità e controfughe, favorite anche dai rilanci di Tempesti, micidiali in vasca corta. Senza qualche errore dovuta allo sforzo fisico e qualche decisione arbitrale, sarebbe potuta finire diversamente: chiedere a Inesta, che sul 6-5 per i croati fischia un controfallo discutibile contro gli azzurri e regala campo aperto a Buric, per il 7-5 sulla sirena del terzo quarto. Campagna si infuria, Inesta lo espellerà più tardi, a 3’’ dalla fine, quando il c.t. protesterà per un rigore non concesso sull’8-6. L’8-7 arriva comunque, su rigore di Gallo “rubato” con una magata di Fondelli, abile a far commettere palla sotto a Buric a 1’24’’ dalla fine. E nell’ultimo minuto il mancino ha anche la palla del pari, in superiorità, ma il suo tiro è respinto in angolo da Pavic, il migliore dei croati insieme a Sukno. Un altro controfallo, fischiato da Inesta a Di Fulvio, mette poi fine alla partita. Settebello battuto, ma a testa alta: segnali positivi in vista delle Super Final (l’Italia è qualificata come paese ospitante) e soprattuto dei Mondiali di Kazan.
“Abbiamo offerto una grande prestazione – commenta alla fine Campagna – senza centro di ruolo, con Bruni che comunque ha fatto la sua parte. C’è stato anche bel gioco fino a quando c’è stata energia, ci è mancato un po’ di tiro da fuori e abbiamo preso due gol in contropiede stupidi.  Dobbiamo continuare a lavorare e prendere  qualche sconfitta del genere contro i campioni olimpici non fa male. Torino ci ha dato una grande accoglienza e penso che abbiamo offerto una bella partita”.
Soddisfatto, naturalmente, Tucak, che all’ultimo momento ha sostituito Paulo Obradovic con Antonio Buha: la sua Croazia è sempre più prima nel girone. “Abbiamo saputo gestire la partita nonostante le difficoltà. Più volte abbiamo avuto la possibilità di andare sopra di tre gol, non ci siamo riusciti, ma ce l’abbiamo fatta grazie al nostro  carattere. Le partite contro l’Italia sono sempre uno spettacolo, qui c’è stato un bellissimo pubblico, è stata una vittoria per la pallanuoto”.

MONTENEGRO-TURCHIA 15-4 (4-0, 3-0, 3-1, 5-3)
Montenegro: Lazović, Saric, Pasković, Saveljić 1, Da. Brguljan 4, Cuckovic 4, M. Janović, Ukropina, Latinović 1, Murišić 2, Pjesivac, Vidovic 3, Kandic. All. Porobic.
Turchia: Sen, Gozusulu, Ozbakis 1, Colak, Sutalo 2, Gedik, Akjar, Baskaja, Sonmez, Ergin, Jilmaz, Cagataj 1, Juksek.
Arbitri: Haentschel (Ger) e Vanhems (Fra)
Note: superiorità numeriche: Montenegro 4/10, Turchia 2/8.


Ha riposato la FRANCIA
LA CLASSIFICA: Croazia 12 (4 gare giocate), Italia 5 (3), Montenegro 4 (3), Turchia 0 (2), Francia 0 (2).
***
Gruppo A
GRECIA-UNGHERIA 13-15 (5–4, 3–5, 3–3, 2–3)
Grecia: Tsalkanis, Milonakis 2, Dervisis, Kapotsis, Fountoulis 4, Pontikeas, Papadogonas, Delakas 1, Mourikis, Kolomvos 1, Gounas 3, Vlachopoulos 2, Galanidis. All. Vlachos.   
Ungheria: A. Decker, Madaras 3, Erdélyi 1, Salamon 1, Szivós, De.Varga 1, Harai 1, Vámos 4, Bedo, Gór-Nagy, Bátori 1, Hosnyánszky 3, V. Nagy (kapus). All. Benedek
La Grecia fa soffrire l’Ungheria, che ad Atene va sotto 3-1, rimonta grazie soprattutto alla vena di Vamos e poi la spunta nel finale: sull’11 pari, Hosnyánszky infila una doppietta a cavallo dell’intervallo regalando un break poi protetto da Viktor Nagy, entrato nel finale a sostituire tra i pali Attila Decker. “Viktor è stato superbo – ha dichiarato Benedek nel fine gara, ringraziando il suo portiere -. Siamo partiti male, poi abbiamo trovato il nostro ritmo e ci siamo sbloccati psicologicamente”.

ROMANIA-SLOVACCHIA 14-13 d.t.r.
Romania: Tic, Radu 1, Negrean 2, Oanta, Cretu, Szabo, Teohari 2,  Chioveanu 2, Goanta, Gheorghe 1, Ghiban, Popoviciu 1, Dragusin. All. Stanojevic
Slovacchia: Kozmér, Faměra 4, Zaťovič 4, Kratochvíl, Ďurík, Baláž, Seman, Tkáč, Molnár, Polovic, Brúder, Hoferica. All. Esteller
Arbitri: Vojevodin (Rus) e Ivanovski (Mne)
Note: sup. num.  Romania 5/10, Slovacchia 5/6.

LA CLASSIFICA: Ungheria 9, Grecia 6, Romania 2, Slovacchia 1.
***
Gruppo B
RUSSIA-SERBIA 8-17 (2-4, 1-4, 2-5, 3-4)
Russia: Ivanov, Odoncov 1, Zinatulin 1, Suckov, Ivankov 1, Andrjukov, Stepanjuk 3, Latipov, Bickov, Nagajev 2, lisunov, Antipov, Kornjejev. All. Sagajev.
Serbia: G. Pijetlovic, Mandic 2, S. Rasović 1, Randjelovic, Subotic 2, D. Pijetlovic 1, Jaksić 2, V. Rasović, Radjen 1, Filipovic 5, Ubovic 1, S. Mitrovic 2, Risticević. All. Savic.
Arbitri: Budramis (Gre) e Uz (Tur).
Note: superiorità numeriche Russia 4/11, Serbia  5/7. Rigori: Serbia 1/1. Spettatori 1500.
Sulla carta si trattava della sfida tra le leader del girone B e invece il pubblico della piscina Pushkin di Astrakhan ha assistito all’ennesima prova di forza della Serbia. Eccezion fatta per l’1-0 iniziale della Russia, la squadra di Savic è sempre stata in vantaggio, trascinata, ancora una volta, da un Filipovic perfetto sia in fase di regia che di finalizzazione: 5 i gol dell’ultimo MVP Fina. Ottime anche le prove di Subotic, Jaksic e del portiere Gojko Pijetlovic. La Serbia è volata presto sul +5 (7-2), per poi allungare ulteriormente nel finale di gare fino al 17-8 di Filipovic a 2’’ dalla fine. Ipotecato, dunque, il passaggio alla Super Final di Bergamo. Contento a fine gara Savic: “Sono soddisfatto del risultato e dell’atteggiamento in acqua. Ora abbiamo tre punti di vantaggio, ma ancora tre gare da giocare: non dobbiamo dimenticare che la strada è ancora lunga”.

GERMANIA-SPAGNA 11-12 (2-3, 3-5, 1-2, 5-2)
I marcatori della Germania: Schüler 4, Bukowski 3, Oeler 2, Bolovic 1, Real 1
Spagna: Lorrio, Cabanas 1, Mora, Roca 1, F. Sánchez 1, Minguell 1, Sziranyi 3, Español 1, Larumbe 1, F. Fernández, Mallarach 3, V. Gutiérrez, Tébar. All. G. Hernández.
Primo successo per la Spagna, molto più agevole di quanto il punteggio possa pensare: sul 4-4 la squadra di Gabi Hernandez prende il largo con un parziale di 6-1. La Germania inizia poi la sua lenta rimonta, ma il -1 arriva solo a 3” dalla fine. I tedeschi avevano in panchina la nuova coppia di tecnici formata da Milan Sagat e Arno Troost, subentrati ad interim dopo le improvvise dimissioni di Nebosja Novoselac.
LA CLASSIFICA: Serbia 9, Russia 6, Spagna 3, Germania 0.

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