venerdì 30 gennaio 2015

A1 M, l'Acquachiara batte la Lazio in un anticipo da record


LAZIO-C.Y. ACQUACHIARA 14-19 (3-6, 2-1, 5-4, 4-8)
Lazio: Vespa, Samuels 1, Di Rocco 2, Africano 1, Gianni 2, Colosimo 1, Cannella 3, Vittorioso 3, Leporale, Calcaterra 1, Maddaluno, Mele, Correggia. All. Formiconi
Carpisa Yamamay Acquachiara: Caprani, Tozzi, Rossi 2, Paskvalin 3, Marziali 2, Petkovic 3, Lanzoni 1, Ferrone 1, S. Luongo 3 (1 rig.), Valentino, Astarita 1, M. Gitto 3, Lamoglia. All. De Crescenzo
Arbitri: Brasiliano e Rovida
Note: superiorità numeriche: Lazio 5/10, Acquachiara 8/13 +1 rigore. Usciti per limite di falli: Gianni (L) nel terzo tempo, Valentino (A) e Africano (L) nel quarto tempo.
Alla fine di una partita segnata da una valanga di gol – 33 in totale – l’Acquachiara si prende tre punti che mettono al riparo il suo terzo posto dall’assalto della Sport Management, impegnata domani contro il Como.
Che non sarà una partita normale lo si capisce sin dal primo quarto, chiuso già sul 6-3 dalla squadra dai napoletani, trascinati dall’ottimo lavoro ai due metri di Paskvalin e Marziali. La Lazio sta a guardare e servono le urla di Formiconi per svegliarla: mentre l’Acquachiara si siede sul suo vantaggio, arrivato a +4 ancora grazie a Paskvalin, i biancocelesti rimontano fino al 6-7 di Gianni, in avvio di terzo quarto, che riapre di fatto la partita. Anzi, a dirla tutta la trasforma: più che a un match di pallanuoto, dal -1 della Lazio in poi sembra di assistere a all’All Star Game dell’NBA, con le due squadre che vanno in gol quasi ad ogni possesso, complici anche due portieri, Vespa e Caprani, non in grande giornata. La Lazio, in particolare, colpisce ripetutamente dalla distanza a uomini pari, fino al sorpasso di Vittorioso (9-8 e poi 10-9). De Crescenzo prova anche la carta Lamoglia, ma non ottiene grossi risultati, e così.
La svolta, dopo il 10-10 di Rossi, arriva in 30’’, gli ultimi del terzo quarto: Samuels fallisce il nuovo vantaggio laziale sotto misura, Marziali in controfuga rimette avanti l’Acquachiara, che guadagna il +2 in avvio di ultima frazione, con l’ex Gitto. Sul 12-10 riprende il cannoneggiamento verso le due porte (rientra anche Caprani), con la Lazio che si arrende solo a 2’35’’ dalla fine, quando Gitto, in superiorità, firma un +3 incolmabile (16-13). Dopo ci sarà tempo per altri 4 gol.
“Quando in una partita arriviamo a oltre 30 gol – commenta a fine gara Paolo De Crescenzo – vuol dire che qualcosa non è andato bene. Noi avevamo piazzato un break importante in avvio, ma la Lazio non si è data per battuta. È stata una partita divertente, devo fare i complimenti ai ragazzi che hanno compensato con l’orgoglio qualche errore di troppo”.
Formiconi, invece, se la prende con gli arbitri: “Sono scontentissimo per come hanno fischiato – spiega l’allenatore della Lazio – Hanno vinto meritatamente, noi abbiamo preso tre-quattro gol da squadra di serie B. Sono contento della partita fino all’11-10, l’avevamo rimessa in piedi. Alla fine abbiamo compiuto errori clamorosi e perso tanti palloni. Cannella? Ha segnato altri 3 gol, fa bene alcune cose, male altre, specie in difesa. Deve crescere”.
LA CLASSIFICA AGGIORNATA: Brescia 39, Pro Recco 36, Carpisa Yamamay Acquachiara 31, Bpm Sport Management 26, Carisa Savona 22, Posillipo 16, Como 16, Canottieri Napoli 15, Lazio 13, Bogliasco 12, Roma Vis Nova 6, Florentia 1.

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