venerdì 16 ottobre 2015

Euro Cup: l’Acquachiara fa harakiri con il Kinef



CARPISA YAMAMAY ACQUACHIARA-KINEF KIRISHI 8-10 (3-2, 1-2, 1-3, 3-3)

Carpisa Yamamay Acquachiara: Volarevic, M. Luongo 2, Rossi, Korolija, Marziali, Tozzi, Lanzoni 1, M. Ferrone, M. Gitto 1, S. Luongo 2, Valentino 2, Perez, Lamoglia. All. De Crescenzo

Kinef Kirishi: Maksimov, Nikolaenko 3, Misic, Eskov, Zheltovskii, Merkulov 3 (1 rig.), Iatchenko, Taraskov 1, Ivanou, Kuzmenko 2, Sykalov, Diubchenko 1, A. Bogdanov. All. N. Bogdanov

Arbitri: Obradovic (Mne) e Sungu (Tur)

Note: sup. num. Acquachiara 3/15, Kinef 2/8. Rigori: Acquachiara 0/1, Kinef 1/1. Usciti 3 f. Ivanou nel III quarto, Diubchenko, Nikolaenko e Misic nel IV

Si apre come peggio non poteva il secondo turno di Euro Cup per la Carpisa Yamamay Acquachiara. La squadra di De Crescenzo viene battuta alla Scandone dal Kinef Kirishi, l’avversario sulla carta più morbido del girone di Napoli, e vede mettersi in salita il percorso qualificazione. Ai soliti difetti – il pessimo uomo in più su tutti -, i napoletani hanno aggiunto una preoccupante regressione in fase difensiva, la cui scintilla è sembrata divampare dopo un paio di errori del solitamente solido Volarevic: la squadra ha improvvisamente perso certezze, lasciandosi sopraffare da un avversario dinamico, ma tecnicamente povero.

Un buon avvio illude i napoletani, che nonostante la serataccia con l’uomo in più (3/15 al termine della gara), si ritrovano avanti di 2 in avvio di secondo quarto (4-2). Tutto sembra andare per il meglio: i russi nuotano tanto, ma non hanno la qualità tecnica, né il peso ai due metri per impensierire davvero la difesa napoletana. Bastano, però, poche conclusioni affrettate per dare spazio alle controfughe del Kinef, condite poi da un paio di passaggi a vuoto di Volarevic, che infilano l’Acquachiara in un autentico tunnel. Merkulov accorcia le distanze con un tiro da posizione 1, poi il portiere italo-croato pasticcia su due alzo e tiro, a cavallo dell’intervallo lungo, scagliati da Nikolaenko e ancora da Merkulov.

I napoletani si ritrovano così sotto per 5-4, ma il vortice in cui si ritrovano continua a girare e li inghiotte fino a quando non si ritrovano sul 7-4, colpiti ancora da Diubchenko e da un coast to coast di Kuzmenko, originato da una sponda a occhi chiusi di Korolija, fino a quel momento tra i più positivi. Il momento no travolge anche Stefano Luongo, che conquista un rigore ma poi se lo fa parare a due mani da Maksimov. Tocca a Valentino mettere fine al break dei russi (un rotondo 5-0) con una palomba perfetta (7-5). L’ultimo quarto vede le due squadre fallire occasioni a ripetizione. La più sanguinosa è la superiorità sprecata dall’Acquachiara – doppio tiro di Lanzoni parato da Maksimovic – dopo le reti di Nikolaenko, Lanzoni e Michele Luongo, che avevano riportato i napoletani sul -1.

Mancato l’aggancio, i partenopei affondano in maniera beffarda: in fase di chiusura di una inferiorità, non riescono a chiudere Nikolaenko che trova un tiro fortunoso, deviato in porta da Perez. È una mazzata per l’Acquachiara, che viene colpita ancora da Merkulov, su rigore, prima del gol del 10-8 di Valentino, a 30’’ dalla sirena. Partire così male in un girone tanto competitivo può significare mettere in serio pericolo la qualificazione. Domani il calendario prevede il match con il Ferencvaros, battuto oggi dal Sintez Kazan: per i napoletani è già uno spareggio.

“Abbiamo perso la partita sul punteggio di 4-2 per noi – commenta De Crescenzo – prendendo due contropiedi in maniera ingenua, dopo altrettante forzature in attacco. Ecco, è questo che non tollero proprio: rovinare tutto quanto di buono si è costruito per inutili individualismi. Da quel momento i nostri avversari hanno acquisito fiducia e per noi è stato tutto più difficile. Non siamo stati neppure fortunati: sul 7-8, in piano recupero, il Kinef ci ha staccato nuovamente con l’aiuto di una deviazione di Perez”.

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