mercoledì 16 settembre 2015

Pallanuoto in tv, ecco tutte le novità

DA WATERPOLOPEOPLE.COM
Ci eravamo lasciati prima delle vacanze estive con Dario Di Gennaro con una previsione negativa che purtroppo in questa intervista il telecronista Rai conferma: "Quest'anno ci sarà per il campionato una sola telecronaca a settimana, il venerdì".
L'orario?
Non è stato ancora stabilito. Vogliamo sceglierlo con cura, vogliamo che la telecronaca della pallanuoto avvenga in un orario tale da garantire un appuntamento fisso con la pallanuoto, sempre alla stessa ora, in modo da ottenere così anche un maggior seguito di pubblico.
Con quali criteri saranno scelte le partite?
Chiaramente, per par condicio, dobbiamo rispettare il criterio dell'alternanza. Non possono certo andare in tv sempre le stesse squadre. Cercheremo, comunque, di mandare in onda di volta in volta la partita di A1 maschile o femminile più interessante. Approfitto dell'occasione per un'annotazione estremamente positiva: ai Mondiali di Kazan le partite del Setterosa hanno avuto un successo televisivo senza precedenti, nettamente superiore alle aspettative.
Ci sarà quest'anno la possibilità di vedere anche qualche partita di A2 maschile, campionato bellissimo?
L'intenzione c'è, anche da parte della Federazione. Stiamo parlando di partite della fase finale del campionato.
Quali saranno le altre novità?
E' nostra intenzione cominciare la telecronaca con abbondante anticipo rispetto all'orario di inizio della partita per dedicare dieci minuti alla presentazione del match con servizi e interviste ai protagonisti.
C'è sempre il solito problema dei campi di gioco...
Per quest'anno sono ottimista. Grazie anche all'opera di sensibilizzazione da parte della Fin nei confronti delle società, sono certo che vedremo in televisione piscine addobbate in maniera degna.
Per la verità io mi riferivo ai riflessi sull'acqua...
Quello, purtroppo, è un problema con il quale dovremo imparare a convivere. E' una croce che ci porteremo dietro per sempre.
D'accordo, ma telecronache massacrate da registi incapaci non ne vogliamo più vedere...
Anche i mondiali, sotto questo aspetto, hanno lasciato a desiderare. A Kazan spesso il telespettatore ha perso azioni importanti in diretta perchè la regia si è soffermata ad inquadrare il pubblico, le panchine, i giocatori nel pozzetto. Anche i replay sovente non sono stati mandati in onda con la necessaria tempestività, il tutto a scapito della telecronaca diretta.
Ci permettiamo un suggerimento: utilizzare i tempi morti per analizzare dettagliatamente gli episodi controversi...
Sono d'accordo. Ciò potrà garantire sicuramente maggiori motivi di discussione, e di conseguenza maggiore interesse da parte del telespettatore.
Mario Corcione

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