sabato 19 settembre 2015

Italia: L'anno agonistico che verrà



Ci vorrebbero dieci articoli, non uno, per elencare ed esaminare nel dettaglio i problemi che la pallanuoto italiana si porta dietro da tempo immemorabile e che non riesce a risolvere. Ma basta poco per individuare i responsabili. Sono:

1. La Federazione, che per paura di perdere potere si ostina a fare tutto da sola. E non ce la fa.

2. Le società, che non si ribellano a questo strapotere federale e che, comunque, in generale non si decidono a darsi un'organizzazione sufficiente.

3. Allenatori e giocatori, che pagano duramente sulla propria pelle questi problemi ma fanno poco o nulla per cercare di risolverli.

La stagione 2015-2016, l'anno agonistico che verrà, si propone con un biglietto da visita sgualcito, impresentabile. Sopra ci sta scritto:

- La Lega, nonostante gli sforzi di Sergio Tosi, colui che si è attivato per riunire attorno allo stesso tavolo le varie società, per il momento non ha dato segnali che possano autorizzare a dire: la Lega funziona.

- L'Associazione Giocatori presenta sul proprio sito la seguente dicitura: "I principali fini dell’AGP sono la tutela degli interessi morali, economici e legali dei propri associati, la promozione e valorizzazione mediatica dei giocatori ed il coordinamento dei rapporti con Federazione". Giudicate voi se questi fini sono stati raggiunti oppure no.
- L'Associazione Allenatori praticamente non esiste più.

Inutile aggiungere altro, a parte questo: se qualcosa non cambierà, se questa situazione rimarrà inalterata, l'anno agonistico che verrà, e quelli che seguiranno, saranno sempre meno soddisfacenti.

Mario Corcione

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