mercoledì 22 aprile 2015

ITALIA A1 MASCHILE: scattano i playoff, Formiconi li gioca per noi



Non ce ne vogliano la Lazio e i suoi tifosi, ma l’esclusione dei biancocelesti dai playoff ci ha regalato la possibilità di intervistare Pierluigi Formiconi a briglia sciolta. Perfettamente ristabilitosi dopo il malore di un mese fa e fuori dalla lotta della post-season, il tecnico biancoceleste ci ha detto la sua sul campionato, la corsa al titolo, i protagonisti dell’A1 e… sulla sua estate.
Prima però, mister, partiamo dalla sua Lazio. Poteva fare di più?
Certo, abbiamo buttato due-tre partite, quella di Como in primis (8-7 per i lariani, ndr). Non abbiamo giocato bene neanche con la Roma Vis Nova (biancocelesti sconfitti 10-9 al ritorno, ndr). Contro il Savona, sabato scorso, abbiamo disputato una bella partita, purtroppo il Bogliasco ha vinto in casa della Canottieri. Quest’anno, comunque, abbiamo dimostrato che potevamo giocarcela con tutti, facendo più punti in trasferta che in casa, e bloccato per tre quarti la Pro Recco a Roma, cosa non da tutti. E, comunque, non credo che ai playoff il Bogliasco farà molta più strada di quanta ne avremmo fatta noi…
La squadra di Bettini affronta la Pro Recco. Tra Milanovic e i giocatori pare esserci una frattura, inciderà in questo finale? 
Il Recco è ancora più avanti di tutti in Italia. Il Brescia insegue, ci prova, ma i campioni sono la squadra da battere. Sapevo dei problemi di Milanovic, del fatto che alcuni giocatori si lamentassero del rapporto con il tecnico. Ma non credo sarà un problema: i giocatori guarderanno molto a sé stessi, se non vincono potrebbero pagare in prima persona. Daranno il massimo per vincere, ne sono sicuro, anche per non scontentare la società. Detto questo, seguito a non capire perché i club italiani ingaggino allenatori stranieri, da noi ce ne sono tanti bravi. La pallanuoto non ce la insegna nessuno. All’estero possono trovarsi giocatori di qualità superiore, i Benedek e i Vujasinovic di oggi, ma gli allenatori italiani non sono secondi a nessuno.
Dopo la Coppa Italia, la Pro Recco mira al “triplete” con Champions e Scudetto. Può farcela?
Con la squadra che ha, la Pro Recco è obbligata a mirare a tutti gli obiettivi. Quando uno legge la formazione internazionale sgrana gli occhi. Viene da dire: “No, non ci credo”.
Il ritorno alla finale al meglio delle 5 partite li favorisce?
Probabilmente sì, ha l’ossatura per giocare tante gare ad alto livello. Ma dipendesse da me, arriverei anche ai playoff a 7 partite, come nella NBA: a Napoli, ad esempio, si potrebbero portare in piscina più di 35mila persone. È una scelta giusta, è quello che deve fare la pallanuoto per tornare a dare spettacolo.
Lo spettacolo dipenderà anche dagli avversari della Pro Recco. Come vede il Brescia, che oggi affronta la Canottieri Napoli? 
Quella di Bovo è una squadra caparbia, che lotta fino alla fine. È riuscita spesso a mettere i bastoni tra le ruote al Recco, nonostante sia ancora inferiore. Mira al campionato e fa bene, sarebbe grave se non ci provasse. Ho visto gli scontri diretti e gli ultimi sono stati decisi dall’uomo in più e dall’uomo in meno: se il Brescia migliora… Anche se bisogna tener presente un fattore in favore del Recco, quel signore che sta tra i pali e ha il nome che inizia per T. Non ha giocato benissimo contro di noi della Lazio, ma è il più forte al mondo e questa cosa nelle partite importanti si fa sentire: induce all’errore gli attaccanti o, per incertezza, gli fa perdere quella frazione di secondo decisiva.
Passiamo agli altri quarti di finale: Posillipo-Acquachiara. 
Sbaglierò, e Bovo faccia gli scongiuri, ma chi vince tra le napoletane potrebbe anche rompere le scatole al Brescia in semifinale. Ho visto bene sia il Posillipo che l’Acquachiara dell’amico Paolo De Crescenzo, un grande allenatore. Difficile dire chi possa vincere i quarti di finale, sono due squadre bene equipaggiate: l’Euro Cup l’ha vinta il Posillipo, magari ora passa l’Acquachiara…
Le presenze degli spettatori in A1 sono in calo, ma singoli eventi come le partite del Settebello e la finale di Euro Cup riempiono le tribune. Campagna invita i club a investire nello spettacolo in piscina: è d’accordo?
Totalmente, dobbiamo provare in qualunque modo a far tornare la gente in piscina. La Sport Management fa una presentazione particolare della squadra, prima della gara: è una buona idea, o almeno loro provano a fare qualcosa. A Napoli l’Euro Cup è stata organizzata molto bene, ma lì è più facile, c’è maggiore tradizione. Detto questo, bisogna fare di più.
Terminiamo la griglia dei playoff: Savona-Bpm Sport Management.
La Sport Management non mi ha impressionato, né all’andata, né al ritorno contro di noi: più cazzotti che gioco. Il Savona è una squadra ostica, che ha il carattere dei savonesi. La sfida interessante è tra i due allenatori: Alberto Angelini è stato un ottimo giocatore e sarà un buonissimo tecnico. D’altra parte la pallanuoto o la capisci o no, e lui sì che la capisce. Come Baldineti, ex grande giocatore e bravissimo tecnico: tra loro due sarà una partita a scacchi. Sono felice che Rai Sport trasmetta il match, sarà bello godersi questo confronto.
Chiudiamo parlando di giocatori. A chi assegnerebbe il titolo di MVP della regular season?
Ne premierei due, che insieme superano gli 80 anni: Antonio Vittorioso e Alessandro Calcaterra. Mi meraviglio del fatto che abbiano ancora la testa per allenarsi. Vittorioso è stato il miglior attaccante italiano con 45 gol? E pensare che un altro 30-40% se l’è mangiato… Guardando alle altre squadre, non so scegliere un giocatore, ma ho visto tanti giovani interessanti: Dolce del Posillipo e Alesiani del Savona, ma anche giocatori che sono già in nazionale, come Del Lungo o Velotto.
E di miglior allenatore?
Non me la sento, farei un torto ai colleghi facendo un nome. Di sicuro il lavoro di Milanovic o Bovo non è facile, gestire i grandi giocatori non è semplice: ognuno di loro è un mondo, ognuno si sente più forte degli altri. Pino Porzio, in questo, era un maestro. Pep Guardiola, per fare un esempio nel calcio, non è come gli altri. L’equilibrio nel rapporto con i giocatori è fondamentale e la squadra è come una donna: te deve vole’ bene, ma se sei troppo buono finisce che ti mette le corna.
Fuori dai playoff, lei potrà finalmente prendersi una pausa e riposarsi un po’.
Macché, lavorerò con la squadra per un altro mese. E poi mi dedicherò all’Under 20, proveremo a vincere il campionato. La pausa me la prenderò quando mi fermerò veramente, da morto. Mi reputo fortunato: faccio una cosa che mi diverte in cui, un po’, riesco bene. Se ti piace qualcosa, perché smettere?

Playoff A1 maschile – Il programma dei quarti di finale – GARA 1
CANOTTIERI NAPOLI-BRESCIA (ore 18:30, arbitri Bianchi e Ricciotti)
CARISA SAVONA-BPM SPORT MANAGEMENT (ore 19, arbitri Gomez e Colombo) Differita tv su Rai Sport 2 ore 23.15 o qui in streaming
BOGLIASCO-PRO RECCO (ore 19:30, arbitri Navarra e Petronilli)
POSILLIPO-CARPISA YAMAMAY ACQUACHIARA (ore 20:45, arbitri Brasiliano e Pinato)

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