lunedì 13 aprile 2015

Choc in Croazia, Dobud sospeso per doping

Niksa Dobud

Niska Dobud, stella dello Jug Dubrovnik e della Croazia, è stato sospeso a tempo indeterminato dalla Fina a causa di una potenziale violazione delle norme antidoping. Per la precisione, il centroboa avrebbe eluso un controllo lo scorso 21 marzo, il giorno dopo il match di World League di Budva tra Montenegro e Croazia. In seguito a ciò, la Fina ha inviato alla Federazione croata una lettera con la quale chiedeva la sospensione cautelare immediata di Dobud a tempo indeterminato, in attesa di ulteriori indagini. Il giocatore non prenderà dunque parte alla partita di domani in World League contro il Settebello, per la quale era stato convocato dal c.t. Ivica Tucak.
“C’è un grande equivoco – ha dichiarato Dobud alla stampa croata -. Dopo Montenegro-Croazia ho fatto l’antidoping e ho dato un campione di urine. Poche ore dopo mi cercavano per un nuovo controllo e non mi hanno trovato. È solo un’incomprensione che spero venga risolta presto”.
Lo Jug potrebbe essere seriamente danneggiato da una squalifica di Dobud, specie ora che si sta entrando nella fase clou della stagione, con i playoff del campionato croato e, soprattutto, la Final Six di Champions League. “È una situazione inaspettata – ha commentato il tecnico della squadra di Dubrovnik Vjekoslav Kobescak – che spero si risolva il prima possibile. Dobud continuerà ad allenarsi con noi, con la speranza che la sospensione venga rimossa”.
Quella di Dobud si conferma una stagione piuttosto turbolenta: a gennaio, infatti, il centroboa era stato squalificato per tre giornate dalla Len e messo addirittura fuori squadra dallo Jug per un pugno rifilato al difensore del Partizan Marko Manojlovic durante il match di Champions League giocato a Belgrado.
In difesa di Dobud si è schierato anche il c.t. croato Tucak. “Dopo Montenegro-Croazia Dobud ha sostenuto il controllo antidoping, che è risultato negativo. Tuttavia, dodici ore dopo l’agenzia antidoping lo ha cercato nuovamente, a casa, senza trovarlo. Può capitare che i giocatori abbiano dei problemi con questo genere di controlli. Si tratta di un malinteso, come squadra stiamo dalla parte di Niksa e prenderemo tutte le misure per proteggerlo”. 

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