lunedì 8 settembre 2014

Dibattito sulle giovanili

I PIAZZAMENTI DEI CAMPIONATI GIOVANILI MASCHILI NELLA STAGIONE 2013-2014
PiazzamentoUnder 20Under 17Under 15
CanottieriSoriTelimar
PosillipoBogliascoCamogli
BogliascoLazioBogliasco
SoriPosillipoSavona
SavonaPosillipo
Pro ReccoAlma Nuoto
FlorentiaModugno
ArechiRoma Nuoto
La Canottieri Napoli campione d’Italia Under 20 2013-2014
L’ALBO D’ORO MASCHILE DEGLI ULTIMI CINQUE ANNI
AnnoUnder 20Under 17Under 15
2010PosillipoCamogliCanottieri
2011NerviCamogliBogliasco
2012SavonaCamogliCamogli
2013CamogliSavonaBogliasco
2014CanottieriSoriTelimar
***
INTERVISTA CON MINO DI CECCA
L’ultimo scudetto giovanile vinto da una squadra laziale risale al 2007: campionato Allievi, finalissima vinta dalla Lazio contro il Nervi…
Comincio col dire che, secondo me, la parola scudetto a questi livelli è troppo grossa. Non perchè vincere non sia importante, ma perchè sono più importanti altre cose.
Ovvero?
Formare giocatori ad alto livello, far crescere giorno dopo giorno la tua squadra. Se poi arriva anche il titolo tanto di guadagnato, ma può anche andar bene un piazzamento qualsiasi sapendo che i tuoi atleti hanno dato davvero il massimo. Ad esempio, mi ha piaciuta tantissimo a Firenze l’Arechi che si è battuta con una formazione  giovanissima. E anche la Pro Recco che è arrivata sesta con un allenatore nuovo di zecca. E il Savona che per un soffio non si è qualificato in semifinale al posto del Sori. E mettiamoci pure la mia Lazio, visto che è stata l’unica squadra a battere la formazione di Cavallini. In altre parole, abbiamo assistito ad una finale Under 17 davvero di buon livello, arbitraggi compresi. E’ questa la cosa fondamentale.
Ciò non toglie, però, che negli ultimi anni in campo maschile il predominio della Liguria a livello giovanile è stato nettissimo. E se non è Liguria, è Campania. Cosa hanno di più queste regioni rispetto alle altre?
Va dato merito alle società di queste due regioni di aver saputo programmare molto bene, di aver scelto di affidare il settore giovanile a tecnici preparati. Ma ci sono anche altri aspetti che possono aver avuto il loro peso: la disponibilità di spazi acqua, la possibilità di disporre di un gruppo di atleti che in questi anni ha fatto la differenza.
Magari il Lazio ha pagato il fatto che Roma ha troppe squadre. Se ci fosse maggiore collaborazione tra i club…
Certo, a Roma c’è dispersione di talenti, ma è impensabile unire le forze pur di vincere uno scudetto giovanile. Ripeto, si può non vincere un titolo ed essere bravi lo stesso. E soddisfatti.
Come va con gli spazi acqua a Roma? La situazione del Foro Italico è sempre tragica?
Adesso che ce ne siamo andati noi, un po’ meno.
Mario Corcione
Mino Di Cecca
INTERVISTA CON ALESSANDRO CAVALLINI
Il titolo Under 15 del Telimar Palermo quest’anno è stata la classica eccezione che conferma la regola: gli scudetti giovanili se non finiscono in Liguria, vanno in Campania. Da qui non si esce.
Mi rifiuto di credere che in altre regioni non nascano ragazzi capaci di giocare a pallanuoto. La riprova l’ho avuta quest’anno in uno dei camp ai quali sono stato presente: c’erano tantissimi iscritti provenienti da regioni che non fossero la Liguria e la Campania. E allora solo una può essere la spiegazione: in Liguria e in Campania le società dedicano ai settori giovanili una cura particolare, affidandoli a tecnici esperti e mettendo a disposizione di questi ultimi spazi-acqua sufficienti. Cosa che, evidentemente, in altre regioni avviene solo in pochi club.
Quest’anno a Firenze ennesima sfida Cavallini-Occhiello…
Si, sono state davvero tante le volte che ci siamo trovati di fronte, anche in partite che avevano una importante posta in palio. Ma non parlerei di rivalità: sia perché ci sono tanti altri tecnici in Italia che ogni anno tirano su squadre molto competitive sia perché tra Occhiello e il sottoscritto c’è un ottimo rapporto. La stima è reciproca, e spesso discutiamo insieme delle problematiche della pallanuoto giovanile. Se poi durante le partite che vedono di fronte le nostre squadre accade sugli spalti qualcosa che va al di là delle righe, si tratta di episodi totalmente estranei sia a noi sia ai nostri giocatori.
Hai vinto ben 12 scudetti giovanili. Ci deve essere un segreto…
Questi titoli sono frutto di un sistema di lavoro che negli anni ha dato buoni risultati. Tutto qui. Nessun segreto.
Nelle finali scudetto Under 17 e Under 15 la formula è diversa. Nell’Under 17 le squadre che vincono i due gironi preliminari vanno direttamente in semifinale, nell’Under 15 partecipano ai quarti affrontando l’ultima classificata dell’altro girone. Qual è la formula più giusta?
Sicuramente quella dell’Under 17. Che li facciamo a fare i gironi preliminari se non danno un vantaggio concreto a chi li vince?
Cosa cambieresti nei campionati giovanili?
Fare la finale scudetto a settembre, come è avvenuto quest’anno per l’Under 17 è dura, troppo dura sia per i giocatori sia per le loro famiglie. Capisco che il calendario è fitto d’impegni, ma credo che comunque la finale scudetto Under 17 si sarebbe potuta fare subito dopo le semifinali, che si sono svolte a fine giugno.
Mario Corcione

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