martedì 24 febbraio 2015

Di Gennaro: Siamo stufi di lavorare in piscine impresentabili


Non ne possiamo più di non vedere le partite di pallanuoto in tv. Gli stramaledetti riflessi sull'acqua ci hanno impedito di assistere decentemente anche alla recente partita Italia-Francia di World League maschile. Ne parliamo con il telecronista RaiDario Di Gennaro.
 
Una soluzione la si deve trovare. C'è chi suggerisce di spegnere le luci in piscina sostituendole con fonti di luce trasportabili come quelle che si usano sui set cinematografici. Sistemandole alle spalle delle telecamere si risolverebbe il problema.
Forse in qualche piscina sì, ma non in tutte. C'è il problema degli spazi, in alcuni impianti sono talmente angusti che a stento si riesce a trovare posto per le telecamere.
 
Un'altra soluzione potrebbe essere quella di riprendere le partite dal lato corto della vasca...
E' sempre lo stesso discorso, purtroppo. In alcune piscine, come la Scandone, si può fare; in altre assolutamente no, sempre a causa della ristrettezza degli spazi. In linea generale, però, non sono favorevole a riprendere la partita dal lato corto della vasca, la visuale non è adatta al gioco della pallanuoto. E' come trasmettere il tennis riprendendolo dal lato più lungo, ai telespettatori verrebbe il torcicollo a furia di girare la testa a destra e a sinistra per seguire gli scambi tra i giocatori.
 
Quali soluzioni puoi suggerire, allora?
Il problema dei riflessi sull'acqua è, come tutti sanno, creato dalla collocazione dell'impianto d'illuminazione, che generalmente viene installato nelle piscine in maniera da seguire nel migliore dei modi il nuoto, non la pallanuoto. Però in qualche impianto queste luci sono direzionabili, la fonte di luce può essere indirizzata in maniera più idonea evitando così del tutto o in parte il riflesso sull'acqua.
 
C'è anche il problema delle vetrate, che di giorno creano riflessi ancora peggiori di quelli causati dall'illuminazione. Basterebbe sistemare dei pannelli, le società potrebbero metterci sopra anche la pubblicità degli sponsor...
Alcune lo fanno. Gianni Fedele, che come è noto si occupa della sistemazione dell'impianto in occasione delle trasmissioni televisive, qualche battaglia l'ha vinta. Ad esempio a Rapallo, dove sono stati sensibili alla sua richiesta di sistemare dei pannelli sulle vetrate. Altre società, invece, fanno orecchie da mercante...
 
Quest'anno, grazie alla Rai, stiamo vedendo una valanga di partite in televisione. L'anno prossimo?
Non sappiamo se, a causa dei costi, riusciremo a garantire ancora un numero così elevato di trasmissioni. Una cosa è certa, però: a partire dalla prossima stagione agonistica noi della Rai andremo soltanto in quelle piscine che garantiranno uno standard qualitativo accettabile. Non mi riferisco solo ai riflessi sull'acqua, siamo stufi di vedere accappatoi, ciabatte, corsie abbandonate da tutte le parti.
 
Suggerimenti per risolvere il problema?
La Federazione italiana dovrebbe fare come la Len: imporre, cioè, alle società ospitanti di garantire - almeno per quanto riguarda gli impianti che vanno in televisione - uno standard accettabile. Sempre in tale ottica qualcosa d'interessante è in cantiere: a Torino, per Italia-Croazia di World League maschile, sono comparsi a bordovasca dei paletti luminosi al posto dei birilli colorati che sanno tanto di lavori in corso. Non è escluso che a partire dalla prossima stagione possano esserci anche per le partite del campionato italiano. So che la Fin sta lavorando in tal senso.
Mario Corcione

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