mercoledì 11 febbraio 2015

Euro Cup: vittoria a Bucarest, il Posillipo vicino alla finale



STEAUA BUCAREST-POSILLIPO 6-8 (0-1, 3-3, 2-3, 1-1)

Steaua Bucarest: Dragusin, Teohari, Mihnea, Diaconu 1, Chioveanu 1, Busila, Filipovic 3, Nastran, Randic 1, Robu, Ghiban, Goanta, Popescu.
Posillipo: Caruso, Dolce 1, Mauro, Foglio, Klikovac 1, Radovic 3, Renzuto, Gallo 2, Russo, Bertoli, Saccoia 1, Mandolini, Negri. All: Occhiello

Arbitri:
BENDER Axel (GER) - KOURETAS Michail (GRE)


Delegato LEN:
Milivoj BEBIC (CRO);
BUCAREST (Romania) - Buona la prima per il Posillipo che vince 8-6 a Bucarest contro la Steaua nella prima semifinale di Euro Cup. Un risultato importante, arrivato al termine di una prestazione convincente, che permette ai rossoverdi di guardare con fiducia alla partita di ritorno alla Scandone. La partita è stata gestita con autorità dalla formazione di Occhiello contro una formazione, la Steaua, troppo dipendente dalle giocate di Filipovic.
La piscina di Bucarest è una bolgia con gli ultras della Steaua che fanno un tifo assordante ma il Posillipo parte bene. A metà della prima frazione sblocca il risultato, portandosi in vantaggio con Saccoia. La reazione dei padroni di casa è scialba. Il gioco dei rumeni in attacco è abbastanza prevedibile con poche soluzioni oltre l’appoggio al centroboa. Il Posillipo potrebbe fare qualcosa in più durante la fase offensiva, ma gli uomini di Occhiello non trovano lo spunto per trovare il raddoppio e il primo tempo si chiude sull’1-0 per i rossoverdi.
La seconda rete rossoverde arriva in apertura di seconda frazione con Radovic che conclude perfettamente una controfuga. La reazione della Steaua non si fa attendere e Filipovic in superiorità riporta a -1 i padroni di casa. E’ lo stesso numero 7 della formazione rumena a siglare il pareggio con con una beduina che sorprende Negri e si insacca lentamente. Pochi secondi e il Posillipo è di nuovo in vantaggio con Dolce che conclude dai cinque metri alle spalle del portiere avversario. Renzuto potrebbe siglare l’allungo rossoverde ma il palo gli nega la rete, ma poco dopo la piscina di Bucarest deve applaudire la splendida conclusione tra palo e portiere di Gallo che porta il Posillipo sul 4-2. La Steaua ripone la maggior parte delle speranze su Filipovic ed è ancora in centroboa dei rumeni a siglare il 3-4. Su questo risultato si arriva all’intervallo lungo.
In apertura di terzo tempo, dopo meno di un minuto, la Steaua trova il pari su rigore con Randic. Il nuovo vantaggio rossoverde è opera di Klikovac che sorprende la difesa avversaria e sigla il 5-4. Non c’è neanche il tempo di esultare e Diaconu, dalla distanza, infila Negri sul primo palo e segna il 5-5. Radovic e Gallo trovano però il break e, anche grazie alle parate di Negri, permettono al Posillipo di portarsi sul 7-5.
Il quarto tempo si apre con alcuni problemi al tabellone luminoso della piscina che provocano un lungo stop del gioco. Poche le emozioni nella prima parte del periodo fino a quando Radovic non rompe la stasi con la rete del 8-5 per il Posillipo. Chioveanu trova la rete del 6-8, ultima marcatura della partita. Nonostante l’assalto finale, il Posillipo non riesce a riportarsi a più 3. Finisce 8-6 per i rossoverdi che compiono un passo importante verso la prima finale di Euro Cup della propria storia, a 10 anni di distanza dall’ultimo trionfo in Champions League.
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CARPISA YAMAMAY ACQUACHIARA-MORNAR 15-11 (6-2, 4-2, 3-2, 2-5)

Carpisa Yamamay Acquachiara: Caprani, Perez 1, Marziali, Paskvalin 4, Scotti Galletta, A. Petkovic 5 (1 rig.), Lanzoni, Ferrone, S. Luongo 1 (rig.), Valentino 2, Astarita 1, M. Gitto 1, Lamoglia. All. De Crescenzo
Mornar: Kacic, Cagalj, Marinic Kragic 3 (1 rig.), Corusic 1, Calic 1, Shiga, Zovic, Lusic 2, R. Buric 2, Gluhaic, Mareljia 1, Ban 1, Anic. All. Vrdoljak
Arbitri: Szekely (Hun) e Teule (Spa)
Note: sup. num. Acquachiara 6/8 + 2/2 rig., Mornar 3/8. Uscito 3 f. Scotti Galletta nel IV quarto.
Le quattro reti di vantaggio con cui la Carpisa Yamamay Acquachiara ha chiuso l’andata della semifinale di Euro Cup contro il Mornar dovrebbero stampare un sorriso sul volto di Paolo De Crescenzo a fine gara. Invece il tecnico napoletano è amareggiato e ne ha ben donde, dato che a 3’46’’ dalla fine il vantaggio dei suoi era addirittura doppio, 15-7. Il 15-11 conclusivo, comunque, avvicina sensibilmente l’Acquachiara alla sua prima finale internazionale: certo, c’è ancora il ritorno da giocare e a Spalato i croati alzano notevolmente il livello delle loro prestazioni (oltre che della loro aggressività), ma gli oltre tre quarti di gara di oggi consegnano ai napoletani qualcosa in più del semplice ruolo di favoriti.
L’Acquachiara costruisce il successo nel primo quarto e su due giocatori: incontenibile Paskvalin ai due metri, spietato Petkovic al tiro, ma bravi tutti i biancazzurri a sfruttare al meglio le doti dei due croati. Doppietta dell’attaccante, doppietta del centroboa e dopo 4’ si è sul 4-0. Poi ancora un rigore di Petkovic e una palomba di Perez, che si alternano ai primi due gol del Mornar, targati Calic e Ban, ex Posillipo. A ciò si aggiunge la grande precisione in superiorità: 3/3 nel primo quarto, poi 5/6. L’ex più atteso, Kacic, non può nulla e, quando nel secondo l’Acquachiara scappa sul 9-3, Vrdoljak decide addirittura di sostituirlo con Anic. Mentre Petkovic continua a cannoneggiare – 5 le sue realizzazioni alla fine – l’Acquachiara tiene alta l’attenzione e allunga ancora, fino al 15-7 del croato a 3’46’’ dal termine. Avanti di 8, i napoletani calano la concentrazione, regalano tiri comodi al Mornar che ne approfitta e con Marinic Kragic, talento tenuto fino a quel momento fuori dalla partita, avviano la loro rimonta, chiusa dal 15-11 di Buric a 36’’ dalla fine.
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Gare di ritorno (4 marzo)
POSILLIPO-STEAUA BUCAREST
MORNAR-CARPISA YAMAMAY ACQUACHIARA

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