lunedì 4 agosto 2014

Caos Calmo: Civitavecchia in subbuglio, i giocatori inviano una lettera

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A Civitavecchia l’aria si sta facendo pesante. La questione dei rimborsi spese non corrisposti va avanti da troppo tempo e tra dirigenza e giocatori si sta arrivando ai ferri corti. I giocatori hanno mandato una lettera ufficiale per tentare un gesto estremo.
La situazione attuale della società rossoceleste è decisamente intricata e difficile da risolvere nel giro di poco. La società chiede al Comune che paghi il dovuto, il Comune che dice che non deve pagare a causa della scadenza delle convenzioni precedenti, i giocatori che chiedono il pagamento dei rimborsi e il coinvolgimento della magistratura nella questione. 
Tutti questi fattori fanno capire che dovrà passare un bel pezzo prima che si riprendi a parlare di pallanuoto giocata. Il gruppo rossoceleste è sconfortato, deluso, ma non arrabbiato per quel che sta succedendo. "La situazione è poco carina – spiega Fabrizio Rinaldi, uno dei leader della formazione – siamo parte lesa in quel che sta accadendo. Non siamo usciti allo scoperto per caso, l'abbiamo fatto solo quando è stata la società a far presente il problema". I giocatori hanno anche respinto le accuse del vicepresidenteSimone Feoli, che ha tacciato i giocatori di essere poco attaccati ai colori ed ai valori dell'Snc. "Siamo sempre stati rispettosi di tutti – dichiara il biondo centrovasca – il problema "rimborsi" va ormai avanti da febbraio, mese da cui non percepiamo emolumenti. Nonostante tutto siamo rimasti zitti in questi mesi, in cui abbiamo fatto il massimo per la squadra e la società, regalando ai nostri tifosi un campionato eccezionale, fatto di imbattibilità e di primo posto, con l'unica delusione rappresentata dall'ultima partita contro il Vis Nova. Respingiamo le accuse di chi dice che non siamo andati in serie A1 a causa di questa vicenda". 
Rinaldi è piccato, deluso, ma respinge con fermezza le accuse: "Speriamo nel buonsenso e vogliamo essere capiti – si espone Rinaldi – ringrazio la dirigenza per tutto quello che sta facendo per far continuare lo sviluppo della pallanuoto a Civitavecchia. Ormai sono dodici anni consecutivi che faccio parte di questa squadra e per la prima volta mi trovo a parlare di questi argomenti. Ci sono i margini per ristabilire la normalità – conclude l'autore di 35 gol in questa stagione – speriamo avvenga il più presto possibile".
Ma dopo queste le dichiarazioni del caso, i giocatori hanno deciso di unirsi e inviare una lettera ufficiale. Ed è il capitano Loris Foschi a divulgarla:
"Dopo vari tentativi compiuti con i vertici della SNC al fine di arrivare ad una transazione della posizione economica, divenuta ormai insostenibile, l' intera rosa della squadra di A2, dopo lunga e sofferta riflessione, ha deciso di rendere pubblica la realtà che ha contraddistinto, oggettivamente, l'intera stagione agonistica appena terminata, e di controbattere alle critiche che ci sono state rivolte in questi giorni. L'attività sportiva ha avuto avvio nel mese di settembre 2013 svolgendo sedute giornaliere d' allenamento. Il lunedì e il mercoledì doppia seduta con inizio alle ore alle ore 07.00 e, di conseguenza, sveglia alle 06.00. Abbiamo sempre fornito la massima disponibilità ai cambiamenti d'orario, anche "last minute", cercando di favorire il coordinamento degli spazi acqua così da permettere la concretizzazione d'ogni attività e di qualsiasi manifestazione, considerando in tal modo la nostra collaborazione un ulteriore contributo all'economia societaria. Gli allenamenti, in talune circostanze, sempre per esigenze di "management", si sono svolti anche di domenica e/o in giorni festivi. Dopo la suddetta premessa, ci appare inevitabile sottolineare che, ad oggi, sono stati percepiti soltanto quattro o cinque rimborsi mensili dei dieci pattuiti. Manca, per di più, un modestissimo premio con il quale la dirigenza si era impegnata in occasione della semifinale dei play-off 2013, conclusasi positivamente a Trieste. Sono trascorsi dodici mesi ma nessun segnale in merito è mai giunto.
Per perseguire un fine comune siamo sempre andati incontro alle esigenze societarie, comprese quelle economiche, onorando i nostri impegni e mostrando tutto il nostro attaccamento ai colori sociali ed, oggi, proprio il nostro punto di forza viene ingiustamente ritenuto carente. A dimostrazione di ciò parlano i successi ottenuti in campionato, terminato senza sconfitta alcuna, frutto di tanti sacrifici, dell'amalgama del nostro straordinario gruppo, venutasi a creare giorno dopo giorno, sopperendo agli stressanti sforzi psico-fisici con l'"abnegazione" per questo sport, la fame di vittorie e l'amore indiscusso per questa stupenda disciplina sportiva, e per i colori rosso-celesti. Spesso, in passato, abbiamo preso in considerazione l'evenienza di rendere pubblica la situazione di disagio in cui ci siamo trovati durante l'intera stagione, ma ogni volta il buon senso è sempre prevalso, evitando di fare polemiche, che avrebbero potuto ripercuotersi sull'intero ambiente e, di conseguenza, arrecare danno alla quasi perfetta conduzione del campionato.
Probabilmente tutto ciò non è bastato per il buon fine degli accordi stipulati, con alcuni rimborsi promessi e non mantenuti, e che ormai non percepiamo dal mese di Febbraio. Invece è proprio in quei mesi che l'intera squadra ha proseguito inesorabile la marcia verso l'obbiettivo dell'A1, ha continuato ad allenarsi con il massimo impegno e la massima dedizione, proprio com'è nel suo stile, riuscendo comunque ad onorare ancora una volta la storia della pallanuoto civitavecchiese da sempre ricca di campioni e vittorie.
Non è di nostra competenza sapere quali siano state le cause di questa crisi societaria, se per una gestione errata delle casse societarie, o per una sponsorizzazione inadempiente. A noi spetta solo fare gli atleti, fuori e dentro la vasca, e, a detta di tutti, lo abbiamo fatto alla grande, creando un gruppo formidabile, allenatore compreso, fatto di uomini che hanno dato cuore e anima per onorare questi colori. Quindi sottolineiamo per l'ennesima volta di non voler accettare più critiche in tal senso.
Ribadendo la nostra forte coesione in queste righe, con l'occasione vogliamo porgere il nostro più vivo e sentito ringraziamento ai tantissimi tifosi, che in modo commovente ci hanno aiutati per tutto il corso del campionato e rivolgiamo loro tutte le nostre scuse per il mancato raggiungimento di quel traguardo, ambito sia da loro che da noi. Ci teniamo comunque a precisare che quanto sopra esposto non deve considerarsi un alibi, una giustificazione a quel doloroso e ancora scottante finale, che non ci ha permesso di tornare nella massima serie, ma, semplicemente, un atto di denuncia della nostra condizione attuale di emergenza.
Per quanto riguarda la nostra assenza all'SNC DAY, lo scorso 20 Luglio, si tratta dell'unica assenza della squadra al completo nell'intera stagione; era una decisione da prendere, ci siamo fatti forza e con la solita unione abbiamo preferito non rovinare quello che era un giorno di festa con i nostri malcontenti.
Era l'unico modo che avevamo per avere un po' di considerazione e di attenzione, dopo un intera stagione di remissioni e di silenzi, e non certo una mancanza di rispetto nei confronti del nostro allenatore, come è stato insinuato.
Ora abbiamo deciso di agitare un po' le acque, cosa che avremmo sinceramente preferito fare solo in una piscina.
Chiediamo dunque a gran voce che ci venga riconosciuto al più presto ciò che ci spetta e che ci siamo guadagnati col sudore e con il sacrificio, invitando la società ad adempiere quanto prima ai propri impegni."
LA PRIMA SQUADRA DELLA SNC CIVITAVECCHIA

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