giovedì 3 luglio 2014

Il Mercato: Destinazione Primorje per Mladjan Janovic. Fran Paskvalin ad un passo dall'Acquachiara

Paskvalin_janovic

Il gigante croato ex Brescia, che nell'ultima stagione ha giocato per i montenegrini del Budva, sarebbe vicinissimo all'accordo con la società napoletana per sostituire Sadovyy. Il Primorje Rijeka punta Janovic jr. per restare ai vertici europei.
Dopo la conferma del bomber croato Antonio Petkovic, l'Acquachiara di mister De Crescenzo è vicina a ingaggiare il secondo straniero. Il nome del prescelto è quello di Fran Paskvalin, 29 enne centroboa croato di oltre 2 metri per 110 chili. Si tratta di uno specialista del ruolo, oltre che di un vero e proprio globetrotter che, dal 2009 ad oggi, ha indossato le calottine di Mladost, Partizan, Brescia, Primorje e Budva, oltre a quella della nazionale croata.
L'arrivo di Paskvalin, che è nato a Zagabria il 22 novembre 1984, andrebbe a riempire il buco lasciato al centro dell'attacco dalla simultanea partenza di Sasha Sadovy e Giacomo Saviano, e sarebbe di vitale importanza per Ferrone e soci, dato che nessuno dei giocatori presenti attualmente in rosa è un centroboa di ruolo. Il profilo di Paskvalin è decisamente alto, l'incredibile fisicità e una grande esperienza lo rendono un giocatore importante per una squadra come l'Acquachiara che sta cambiando pelle e intende aprire un nuovo ciclo.
Per un giocatore che dovrebbe arrivare in Italia, ce n'è un altro che potrebbe lasciarla. Parliamo di Mladjan Janovic. Il forte centrovasca montenegrino viene da una stagione molto deludente al Recco, dove è stato l'unico straniero impiegato esclusivamente in coppa. Janovic, che ha appena compiuto trent'anni, con ogni probabilità cambierà calottina e in prima fila per accaparrarselo c'è il Primorje. La società croata, infatti, dopo le cessioni eccellenti dei fratelli Varga e di Paulo Obradovic, ha bisogno di qualità ed esperienza per poter ancora competere in patria e in Europa, mentre Janovic avrebbe la possibilità di rimettersi in gioco in una formazione di vertice e tornare agli altissimi livelli su cui si era attestato ai tempi di Savona.

Alessandro Cappelli 

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