domenica 23 novembre 2014

Coppa Italia – Terza giornata


Classifica finale girone di RomaPro Recco 9; Sport Management 6; Lazio 3, Savona 0.
Classifica finale girone di NapoliBrescia 9; Acquachiara 6; Canottieri 3; Posillipo 0.
REGOLAMENTO: si qualificano per la Final Four Pro Recco, Sport Management, Brescia e Acquachiara
Federico Lapenna
Terza giornata – Sabato Sabato 22 novembre
PRO RECCO-SPORT MANAGEMENT 8-6
Pro Recco: Tempesti, Lapenna, Prlainovic 3, Figlioli, Di Fulvio F. 1, Felugo, Giacoppo 1, Bassani, Figari 1, Fondelli, Ivovic A. 1, Gitto, Pastorino. All. Milanovic.
Bpm Sport Management: Volarevic, Luongo, Binchi 1, Zimonjic 1, Filipovic 3 (1 rig.), Di Fulvio A., Ivovic B., Steardo, Lapenna M., Bini 1, Razzi, Di Fulvio C., Conti. All. Averaimo.
Arbitri: Gomez e Centineo.
Superiorità numeriche: Pro Recco 6 su 14 + 1 rigore fallito da Prlainovic (parato); Sport Management Verona 4 su 9 + 1 rigore trasformato da Filipovic.
Note: espulso Lapenna (V) per proteste nel terzo tempo, Binchi (V) e Prlainovic (R) per reciproche scorrettezze nel quarto.
IL COMUNICATO DELLA PRO RECCO
Esattamente come a Monza, in occasione della partita di campionato, la sfida tra Pro Recco e Sport Management Verona è assolutamente in equilibrio. Finisce 8 a 6 per i liguri – proprio come qualche settimana fa a Monza durante la quarta giornata – e i biancocelesti si qualificano alla “Final Four” come prima formazione del girone. Già dall’inizio Volarevic risponde ai tiri da fuori delle bocche da fuoco reccheline, così come Tempesti difende la propria porta dai tiratori scaligeri. Ma tra le due formazioni in vasca è il Verona guidato da Gianni Averaimo – con Baldineti squalificato ad assistere il match dalla tribuna – a portarsi in vantaggio: prima con Binchi a uomo in più e a raddoppiare poi con Filipovic con un tiro dalla distanza. Ci pensa tuttavia Prlainovic ad accorciare le distanze a un minuto dal termine in superiorità numerica e Giacoppo a pareggiare i conti ancora una volta con l’uomo in più.
Federico Lapenna al centro è devastante, combatte e conquista espulsioni e rigori; sul primo va Prlainovic “dal dischetto” ma Volarevic – già autore di due neutralizzazioni in mattinata contro il Savona – si ripete anche contro l’attaccante serbo e devìa sopra la traversa la traiettoria disegnata dal tiro del numero 3 biancoceleste. Dall’altra parte è invece Bini a portare sul momentaneo vantaggio il Verona grazie a un tiro a uomini pari che sorprende il numero 1 di casa Recco; a due minuti dalla fine del secondo tempo il risultato vede la formazione di Averaimo avanti di un gol (2-3). E proprio su questo parziale le due squadre vanno al riposo lungo e al conseguente cambio di campo.
In apertura di tempo Andrija Prlainovic si riscatta, con gli interessi, dell’errore dai cinque metri e dalla lunga distanza fulmina Volarevic con un destro imprendibile, il sorpasso è nell’aria ed è proprio Niccolò Figari a concretizzarlo da posizione 5. Il tabellone, a due minuti dalla fine del terzo set, recita Pro Recco 4 Verona 3. La fine del penultimo quarto è un susseguirsi di emozioni, le due squadre adesso giocano a viso aperto e si rispondono gol a gol fino a quando Prlainovic, prima, non batte Volarevic con il suo solito destro insidioso e Ivovic poi – su assist illuminante di Francesco di Fulvio – non portano la Pro avanti di due lunghezze. Scatto sulla sfera per l’ultimo tempo che Figlioli come al solito conquista. Da qui in poi la partita si innervosisce e i due arbitri sono costretti a mandare anzitempo sotto la doccia Prlainovic e Binchi per reciproche scorrettezze; il Verona, seppur sotto, non molla e Zimonijc accorcia in superiorità (6-5). Ci pensa tuttavia Figlioli, con una sassata delle sue ad affondare la retroguardia scaligera e a bucare Volarevic dalla distanza ristabilendo le distanze (7-5). Lapenna al centro è instancabile, lotta contro ogni difensore ed è il primo a rientrare in difesa, Filipovic segna e riporta sotto il Verona ma Di Fulvio incide la parola “Fine” sul match rispondendo immediatamente con un gol pesantissimo per il definitivo 8-6 che decreta la fine della gara.
Matteo Sacco
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IL COMUNICATO DELLA BPM SPORT MANAGEMENT
La BPM Sport Management, al primo anno in Serie A1, centra subito un obiettivo prestigioso: la Final Four di Coppa Italia. Dopo aver battuto venerdì sera la Lazio Nuoto (12-11), nella seconda giornata ha avuto la meglio sulla Rari Nantes Savona per 10-8 (1-2, 3-2, 1-0, 5-4) ottenendo la qualificazione con un turno di anticipo, anche grazie alla contemporanea sconfitta della Lazio contro la Pro Recco. Assoluto protagonista del match Goran Volarevic, che riesce a parare due rigori ipnotizzando prima Alesiani poi Fiorentini. I gol invece portano la firma Bini e Razzi, con una tripletta a testa, poi Luongo, Filipovic, Ivovic e Lapenna. Nella terza e ultima partita della seconda fase, sconfitta indolore per 6-8 (2-2, 1-0, 1-4, 2-2) contro la Pro Recco. Da sottolineare, però, la grandissima prestazione dei ragazzi di Gu Baldineti, avanti al cambio campo e con il risultato in bilico fino alla fine.
Unico neo della giornata la condotta arbitrale con decisioni piuttosto discutibili. Basti pensare che nelle due partite odierne la BPM Sport Management ha collezionato a proprio sfavore ben 42 espulsioni, 3 rigori (tutti parati da un super Volarevic) e 3 cartellini rossi (Baldineti, Binchi e Lapenna).
Si sofferma solo sull’aspetto tecnico Gu Baldineti: “Rispetto a ieri sera ho visto un’altra squadra. Questa mattina i ragazzi sono entrati in vasca con un atteggiamento diverso e si è visto. Ancora meglio hanno giocato contro la Pro Recco. In parità numerica non abbiamo concesso nulla alla squadra ligure, neanche una controfuga. Oltre a Volarevic, che ha parato tre rigori su tre (2 alla RN Savona e 1 alla Pro Recco, ndr), ci tengo a fare i complimenti a tutti per come hanno affrontato queste due gare”.
A fargli eco è il Presidente Sergio Tosi: “Questa sera ho visto una grande squadra, capace di tenere testa, come già successo in campionato, ai Campioni d’Italia. I ragazzi e il mister hanno dimostrato che possiamo giocarcela con tutti e così faremo anche a febbraio in occasione della Final Four. E non credo sia cosa da poco per una neopromossa”.
Appuntamento con la Coppa Italia al 27 e 28 febbraio 2015, quando si contenderanno il trofeo Pro Recco, BPM SM, AN Brescia e Carpisa Yamamay Acquachiara.
Daniele Pernella
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Jacopo Colombo
SAVONA-LAZIO 9-16 (1-2, 5-4, 1-5, 2-5)
Carisa Savona: Antona, Alesiani 2, Damonte 2, Colombo, Bianco L., Nicche, Mistrangelo 3, Fulcheris, Bianco G., Grosso, Pesenti 1, Fiorentini 1, Missiroli. All. Angelini.
Lazio: Vespa, Samuels 6, Di Rocco, Africano 1, Gianni 2, De Vena, Cannella 2, Vittorioso 1, Leporale, Sacco 1, Maddaluno 2, Mele 1, Correggia. All. Formiconi.
Arbitri: Bianco e Calabrò.
Superiorità numeriche: Lazio 11/15,  Savona 1/4.
Note: uscito per limite di falli Alesiani e Colombo J. (S) nel terzo tempo, Pesenti (S) nel quarto tempo.
IL COMUNICATO DELLA LAZIO
Come da pronostico sono Recco e Sport Management ad accedere alla final four di Coppa Italia al termine del secondo turno della competizione. A vincere il girone romano (ospitato proprio dalla società capitolina) sono stati i liguri che hanno battuto il 7 di Baldineti (8-6) dopo che in mattinata avevano superato agevolmente la Lazio (20-6), chiudendo così a punteggio pieno. Seconda, invece, la formazione veronese che si è imposta nello scontro diretto decisivo con Savona (10-8), al termine di una gara emozionante ma molto nervosa.
PRIME VOLTE- Lazio Nuoto terza, che paga la sconfitta di misura di ieri sera ad opera degli scaligeri e le assenze pesanti nella giornata odierna, con Calcaterra fermato dall’influenza, Colosimo da un colpo involontario di Lapenna e Di Rocco “rallentato” dalla febbre. De Vena ha così potuto debuttare con la prima squadra sfiorando perfino il gol nel netto 16-9 con cui le aquile si sono imposte sul Savona. Prima rete in biancoceleste che invece è arrivata per Sacco in una gara divertente nella quale i due tecnici, Formiconi e Angelini, hanno lasciato ampio spazio ai giovani. Da sottolineare i 6 gol di Samuels. Adesso la squadra si rituffa nel campionato in vista del prossimo attesissimo impegno di mercoledì 3 dicembre: il derby contro il Vis Nova.
PRECISAZIONE DELLA SOCIETA’ – La Lazio Nuoto ha voluto fortemente farsi carico di organizzare il girone C nonostante l’indiscusso valore delle avversarie, perché crede in questa competizione e in questo sport. Non sarebbe stato nel suo interesse giocare partite così presto di sabato mattina, con conseguente scarsa affluenza di pubblico presso l’impianto biancoceleste. Anzi, la dirigenza, durante la riunione federale, aveva proposto di disputare la seconda giornata dalle 10 e 30 alle 13, ma democraticamente è venuta incontro alle esigenze e alle richieste delle altre squadre, motivo per il quale anche gli incontri del pomeriggio sono stati anticipati di 15 minuti rispetto al programma iniziale. Da tempo, con diverse iniziative quali hl, streaming in diretta, radiocronaca e partnership con il calcio, la società si sta muovendo per portare sempre più interesse intorno al movimento, nonostante le grandi difficoltà a trovare sostegni economici che si vivono nella capitale. Lo dimostra come in questa “due giorni” l’ufficio comunicazione si sia messo a disposizione delle società ospiti riprendendo gli incontri e fornendo a tutte le copie delle gare.
Fderico Marietti
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POSILLIPO-CANOTTIERI NAPOLI 6-9 (2-1, 2-3, 0-4, 2-1)
Posillipo: Caruso, Dolce 2, Nina, Foglio, Klikovac 1, Criscuolo, Renzuto 1, Gallo, Russo, Bertoli 1, Mauro, Saccoia, Pirone. All. Cufino.
Canottieri Napoli: Turiello, Buonocore, Peluso, Tancovi, Brguljan 5 (+1 rig.), Borrelli, Ronga 1, Campopiano 2, Mattiello 1, Velotto, Vitullo, Esposito, Vassallo. All. Zizza.
Arbitri: Castagnola e Riccitelli.
Superiorità numeriche: Posillipo 2/6 +1 rig. (sbagliato da Gallo nel primo tempo – traversa), Canottieri Napoli 4/6 +1 rig.
Note: nessuno uscito per limite di falli.
IL COMMENTO DI BRUNO CUFINO (allenatore del Posillipo): “Usciamo da queste partite di coppa leccandoci le ferite per le meritate e nette sconfitte maturate contro due squadre che per ora non siamo in condizione di contrastare e contro una Canottieri di cui abbiamo massimo rispetto ma che certamente era alla nostra portata. Sembra una maledizione di cui dobbiamo prendere atto quella degli infortuni a catena, ma non possono giustificare errori banali e distrazioni individuali che non dovrebbero fare parte del nostro bagaglio tecnico. Se è vero che ai nostri allenamenti nelle ultime settimane raramente hanno preso parte dieci atleti insieme impedendoci di lavorare come si dovrebbe sull’organizzazione del gioco, èì vero anche che non deve venire mai meno l’attenzione sulle cose elementari come avvenuto in questi giorni e, soprattutto, lo spirito combattivo. Non esiste una sola ricetta per riprendersi, ma un mix di ricette che devono partire da un atteggiamento psicologico aggressivo che abbiamo l’imperativo di ritrovare. E’ il punto di partenza indispensabile per spingerci a lavorare con meticolosità su ogni aspetto dell’allenamento, da quello fisico a quello tecnico-tattico, credendoci anche quando i risultati non ci dovessero sorridere”.
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Stefano Luongo
BRESCIA-ACQUACHIARA 15-8 (4-2, 4-1, 3-1, 4-4)
Brescia: Del Lungo, Bruni 1, C. Presciutti 1, Pagani 1, Molina 2, Rizzo 2 (1 rig.), Giorgi, Nora, N. Presciutti 1, Bodegas 4, D. Fiorentini 1, Napolitano 2, Dian. All. Bovo.
Carpisa Yamamay Acquachiara: Caprani, Marziali 1, Rossi 1, Paskvalin 1, Scotti Galletta 1, Petkovic 1 rig., Lanzoni 2, Ferrone, Luongo, Valentino, Astarita, Gitto M.1, Lamoglia. All. De Crescenzo P.
Superiorità numeriche: Brescia 8/10 +1 rig., Acquachiara 3/11 + 1 rig..
Note: usciti per limite di falli Gitto nel quarto tempo. Nel terzo tempo Lamoglia ha preso il posto di Caprani tra i pali dell’Acquachiara.
NAPOLI – Stesso verdetto della gara di campionato di sette giorni fa a Mompiano. Scarto, però, ben più consistente. Il motivo principale può essere questo: stasera si è visto un Brescia stellare. A diro il vero, stellare lo è stato in tutte e tre le giornate di gara: in totale 48 gol segnati, 15 subiti, 19 su 23 con l’uomo in più. Meritatissimo il primo posto nel girone che consentirà alla squadra di Bovo di evitare la Pro Recco nella semifinale della Final Four.
La Carpisa Yamamay Acquachiara poco o nulla ha potuto stasera contro una squadra decisamente più forte, nella quale ha brillato in particolare un Bodegas strepitoso: 4 gol da una parte e un altro salvato dall’altra opponendosi a un tiro a botta sicura di Scotti Galletta. Gran partita anche di Del Lungo in una piscina che gli porta bene: qui ha vinto qualche anno fa proprio la Coppa Italia, sempre col Brescia, in una finale contro la Pro Recco nella quale parò tutto.
La squadra di De Crescenzo, che oggi ha ritrovato il suo capitano Ferrone (bentornato), chiude il torneo comunque con un bilancio più che positivo. Poco altro da segnalare in questa partita: di Napolitano e Marziali le segnature più spettacolare, entrambe dal centro.
Mario Corcione
IL COMUNICATO DEL BRESCIA
Con autorevolezza, l’An Brescia s’impone anche sulla Carpisa Yamamay Acquachiara e chiude al primo posto il girone D di Coppa Italia: contro gli uomini di Paolo De Crescenzo, l’An (pure oggi pomeriggio in calottina bianca) vince 15 a 8 (4-2, 4-1, 3-1, 4-4, i risultati parziali). Dunque, l’appuntamento napoletano va in archivio nel migliore dei modi, con tre sonanti successi che sottolineano i più che concreti progressi fatti dalla squadra di Sandro Bovo negli ultimi tempi: come termine di confronto, basti pensare alla sudata vittoria di sabato scorso, a Mompiano, proprio con l’Acquachiara, superata 7 a 4. L’odierno gradino più alto del podio significa evitare la Pro Recco nella prima sfida della Final Four (in programma a fine febbraio); in ogni caso, però, la semifinale sarà tutt’altro che una passeggiata. Infatti, le calottine bresciane se la dovranno vedere con la Sport Management, seconda classificata del girone C e, oggi pomeriggio, sconfitta di due reti (8 a 6) dal Recco. Ma queste son cose di là da venire: tornando al match con l’Acquachiara, da parte An la sfida è stata impostata, e condotta, nel segno della continuità, ovvero con grande determinazione in attacco e notevole efficacia in difesa, così come avvenuto ieri col Posillipo, e stamattina con la Canottieri. Con ferma decisione, per oltre tre tempi, Presciutti e compagni hanno imposto il proprio ritmo di gioco, macinando azioni su azioni e chiudendo bene le fasi offensive degli avversari: 8 i gol segnati su 10 superiorità numeriche, e solo 3 le reti subite in inferiorità. Un ottimo passo avanti per avvicinarsi alla sfida di Champions con l’Olympiacos.
«Abbiamo disputato 3 partite nel giro di 20 ore – afferma il tecnico Bovo -, mantenendo sempre un livello di attenzione molto alto: sono contento dell’atteggiamento mentale, ho avuto risposte buone dai ragazzi. Abbiamo raggiunto l’obiettivo della Final Four e questa era la cosa importante: personalmente, non m’interessava arrivare primi o secondi, quello che contava era centrare la finale. Ripeto, mi sono piaciute l’attenzione e la lucidità con cui ci siamo espressi in questa due giorni, e questi sono aspetti che ci danno fiducia per affrontare le prossime settimane, ovvero la prima fase calda della stagione».
Stefano Gussago   

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