mercoledì 26 novembre 2014

La gente non vuole cambiare ''No la campo da 25 metri''



“La pallanuoto maschile in campo da 25 metri? Ci sono i pro e i contro. Tra i pro ci metto il fatto che il gioco e più veloce e che in ogni partita le azioni sono più numerose; tra i contro i problemi che si creano sul piano tattico: è più complicato, ad esempio, portare nel migliore dei modi il contropiede. Personalmente preferisco la pallanuoto 7 contro 7 in campo da 30 metri, ma non è importante quello che penso io, è importante quello che pensa il pubblico. Quindi la cosa fondamentale è appurare quale soluzione piace di più agli spettatori”.
Chi parla è Stefano Luongo, giocatore della Carpisa Yamamay Acquachiara e del Settebello. Sono dichiarazioni fatte all’indomani della partita Francia-Italia di World League, che come è noto quest’anno si gioca (soltanto nella fase preliminare) in campo da 25 metri.
Il ragionamento di Luongo non fa una grinza: l’importante non è quello che pensano i vertici della Fina o i tecnici o i giocatori… L’importante è stabilire che pallanuoto vuole la base, la gente che va a vedere le partite. Perchè, se la pallanuoto non piace, gli spalti rimangono vuoti, con tutte le conseguenze negative del caso.
Nel nostro piccolo noi di Wpd abbiamo cominciato a chiedere, attraverso il sondaggio proposto sul sito dopo Francia-Italia, cosa pensa la gente della pallanuoto maschile giocata in campo da 25 metri. Il responso è stato inequivocabile: 243 votanti su 309, ovvero il 78%, sono contrari. Vogliono, cioè, che la pallanuoto maschile si continui a giocare in campo da 30 metri.
Il Cio vuole ridurre il contingente della pallanuoto alle Olimpiadi? D’accordo, e allora riduciamo le rose dei giocatori, portandole da 13 a 11, ma non riduciamo il campo da gioco. Perchè la gente della pallanuoto non vuole farlo.
Mario Corcione

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