sabato 1 novembre 2014

Europa Cup 2014: Seconda vittoria consecutiva per il Posillipo


La Carisa Savona
 Ringraziamo il sito della Len
Girone di Atene: Sintez Kazan 6; Acquachiara 4; Vouliagmeni e Utrecht 3;  Jadran Herceg Novi 1; Esslingen 0
Girone di Nice: Posillipo e Olympic Nice 6; Kinef Kirishi 3, Sete e White Sharks Hannover 1
Girone di Savona: Savona e Waspo Hannover 6; Vojvodina e Dinamo Astrakhan 3; Ligamus Tbilisi 0
Girone di Malta: Mornar Split 9; Montpellier e Steaua Bucharest 3; Primorac Kotor e Valletta 0
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Venerdì 31 ottobre – Sera
SAVONA-VOJVODINA 9-4 (1-0; 2-1; 5-2; 1-1)
Carisa Savona: Antona, Alesiani, Damonte 5 (di cui 1 su rigore), Colombo 1., Bianco L., Pesenti, Mistrangelo, Fulcheris L., Bianco G. 1, Grosso, Agostini 1, Fiorentini G. 1, Zerilli. All. Angelini.
Vojvodina: Vitorovic, Petrovski, Siman, Rogac, Mitrovic, Vasic 3, Gvozdanovic, Lekic, Trkolja, Maric, Matkovic 1, Maksimovic, Dobozanov. All. Orlovic.
Arbitri: Koryzna (Pol) e Uz (Tur).
Superiorità numeriche: Savona 3/12 + 3 rigori di cui 2 non realizzati, Vojvodina 3/9.
IL COMUNICATO DELLA CARISA SAVONA
Seconda vittoria per la Carisa Rari Nantes Savona che nel primo incontro ha battuto i serbi del Vojvodina Novi Sad con il punteggio di 9 a 4. Partita dura e spigolosa con i biancorossi che hanno tirato fuori grinta e carattere nonostante il gioco duro dei serbi. Da segnalare, infatti, che, prima il capitano Federico Mistrangelo e poi il centroboa Giovanni Bianco, sono stati colpiti duramente al volto e sono usciti con le labbra sanguinanti. Ottima la prova di Luca Damonte miglior marcatore della partita con 5 reti realizzate. Tra i protagonisti della serata da segnalare anche il portiere savonese Simone Antona che dichiara”Siamo stati bravi a mantenere la calma e a continuare a giocare nonostante la partita sia diventata un autentico rodeo. Sono contento perché abbiamo dato prova di carattere”.
Laura Sicco

VOULIAGMENI-ACQUACHIARA 7-11 (4-1; 0-3; 0-3; 3-4)
Vouliagmeni Atene: Tsalkanis, Kopeliadis, Masmanidis 1, Velonias 1, Chrysospathis 1, Gouvis, Afroudakis C. 1, Louizisidis, Alvertsis, Kapotsis 2, Tigkas 1, Kapetanakis, Zrdevas. All. Lorandos.
Carpisa Yamamay Acquachiara: Caprani, Perez 1, Rossi, Paskvalin 2, Scotti Galletta, Petkovic 5 (2 rig.), Lanzoni, Marziali, Luongo S. 3, Valentino, Astarita, Gitto M., Lamoglia. All. De Crescenzo P.
Arbitri: Franulovic (Cro) e Kokaragac (Tur).
Superiorità numeriche: Vouliagmeni 3/9, Acquachiara 5/10.
ATENE – Paolo De Crescenzo non sa ancora se la Carpisa Yamamay Acquachiara ce la farà a qualificarsi (tutto è ancora in discussione nel girone di Atene), ma una certezza ce l’ha già: “Il carattere di questi ragazzi è straordinario”, dice il tecnico al termine della splendida vittoria sui padroni di casa del Vouliagmeni.
C’è anche un’altra certezza: questa squadra è capace di tutto, nel male e (soprattutto) nel bene. Capace di andare sotto 4-0 dopo tre minuti e mezzo di gioco (4 tiri del Vouliagmeni, 4 gol) e poi di non far toccare palla agli ateniesi per due tempi e mezzo, segnando nove gol di fila. Da 4-0 a 4-9: anche in questo caso non è facile trovare precedenti in una partita tra due squadre che sulla carta si equivalgono.
Come è riuscita, dopo il black out iniziale, la Carpisa Yamamay a cambiare volto alla partita? “E’ stato molto importante il time out chiamato da De Crescenzo sul 4-0”, spiega Matteo Gitto, protagonista di un’ottima gara difensiva. Il tecnico biancazzurro aggiunge: “Con il pressing abbiamo messo in difficoltà gli avversari, il Vouliagmeni non è stato più capace di giocare in attacco con la stessa efficacia”.
Debellati completamente in fase offensiva (molto buona anche la partita di Perez nelle retrovie, ma tutti hanno dato un contributo importante), gli ateniesi sono stati sovrastati progressivamente anche nelle altre zone del campo. Ed hanno cominciato a prendere un gol dopo l’altro, sfiancati dal lavoro di demolizione di Paskvalin, migliore in campo, e tramortiti dalle conclusioni da fuori di Petkovic e di Luongo. Dopo aver raggiunto i rivali al termine di una seconda frazione semplicemente perfetta (4-4), la Carpisa Yamamay stacca gli avversari con un terzo tempo altrettanto eccellente, nel quale vanno a segno Petkovic (rigore conquistato da Paskvalin), Luongo (bellissima conclusione con l’uomo in più) e Perez sempre in superiorita’. Sul punteggio di 4-7, dopo alcuni buoni interventi di Caprani (“E’ stato fondamentale in questa gara, ha dato grande sicurezza ai compagni”, dirà poi De Crescenzo), finisce il terzo tempo. Ma lo strapotere dell’Acquachiara va avanti anche nella quarta frazione e arrivano il 4-8 di Petkovic con una sassata delle sue e il 4-9 realizzato sempre dal croato, stavolta con l’uomo in più.
Dopo essere stato a digiuno per quasi 25 minuti di gioco effettivo, il Vouliagmeni ritrova il gol (6-9) e anche un po’ di fiducia, ma Luongo spegne sul nascere il tentativo di rimonta dei greci nel finale. Questi miracoli (vedi partita con lo Jadran Herceg Novi) finora qui ad Atene riescono solo all’Acquachiara.
Stavolta (era ora) si e’ giocato al chiuso, nella piscina del Panionios, che stamattina ospitera’ anche la terza partita dell’Acquachiara in questo girone, quella con i russi del Sintez Kazan, quella decisiva.
Mario Corcione
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POSILLIPO-WHITE SHARKS 14-9  (5-1, 2-1, 5-2, 2-5)
Posillipo: Caruso, Dolce, Briganti, Foglio, Klikovac 3, Radovic 4, Renzuto Iodice 3, Gallo 2, Russo 1, Bertoli 1, Mandolini, Saccoia, Negri. All. Cufino.
White Sharks Hannover: Götz, Cagalinec 1, Reinhart 4, Struß 1, Eilermann 1, Diamantidis, Deike, Dolff, Frank, Demir, Japaridze, Molnar 2, Schimanski. All. Sagat.
Arbitri: Ivanovski (Mne) e Nemeth (Hun).
Note: espulsi per raggiunto limite di falli Russo (P) e Eilermann (H).
IL COMUNICATO DEL POSILLIPO
Seconda vittoria consecutiva per il Posillipo che batte nettamente gli “squali bianchi” tedeschi e pone le basi per il passaggio ai quarti di finale. La modestia degli avversari offre al tecnico rossoverde l’opportunità di far disputare un più alto “minutaggio” ai giovani della squadra e di consentire qualche pausa in più ai giocatori più esperti in vista dell’incontro non facile di domani contro i padroni di casa dell-Olympic Nice. Caruso ha sostituito Negri in porta per l’intero match con Mandolini e Foglio ancora indisponibili.
Il commento di Bruno Cufino:“Vinciamo 14 a 9 un match giocato in scioltezza ruotando tutti i disponibili (meno Foglio e Mandolini) e con la testa già proiettata allo scontro di domani con l’attrezzata squadra di casa Olympic Nice che probabilmente potrebbe valere il primo posto del girone. Partita chiusa già al primo tempo sul risultato di 5 a 1. In porta sempre Caruso”.
Nino d’Agresti
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JADRAN-SINTEZ 7-11 (Sekulic e Stepanyuk 3)

ESSLINGEN-UTRECHT 6-9 (Spijker 4)

OLYMPIC NICE-KINEF 9-7 (Misic 4)

DINAMO ASTRAKHAN-LIGAMUS 14-12 (Aksenov)

MONTPELLIER-VALLETTA 18-5 (Kalinic 4)

MORNAR-PRIMORAC 18-5 (Buric R. 5)

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Venerdì 31 ottobre – Mattina
POSILLIPO-KINEF 9-8 (2-2, 3-1, 1-2, 3-3)
Posillipo: Caruso, Dolce 2, Briganti, Foglio, Klikovac 2, Radovic 1, Renzuto 1, Gallo 2, Russo, Bertoli 1, Mandolini, Saccoia, Negri. All. Cufino.
Kinef Kirishi: Kostrov, Nikalaenka 2, Misic 2, Kharlamov, Zheltovskii, Shatylo 1, Tikhonov, Maltcev, Kuzmenko 3, Komarov, Sykalov, Dyubchenko, Orlov. All. Popov
Note: espulso per raggiunto limite di falli Dyubchenko (K) nel quarto tempo.
NICE – Comincia con una vittoria il cammino del Posillipo in Euro Cup. L’esordio, come sempre avviene in questo tipo di manifestazioni, non e’ mai agevole. E cosi, dopo essere stati sempre in vantaggio nella prima meta’ della gara, anche con due lunghezze di margine, nell’ultima frazione i rossoverdi hanno subito l’aggancio ed il sorpasso dei russi, che si sono portati avanti 8-6. La rabbiosa reazione della squadra di Cufino ha permesso al Posillipo di capovolgere l’esito del match con un ‘alzo e tiro’ di Radovic e due reti con l’uomo in piu’ di Gallo e Dolce, quest’ultima a 40” dal termine.
IL COMUNICATO DEL POSILLIPO
Esordio positivo del Posillipo contro i russi del Kirishi. Una vittoria di misura che fa morale e consente alla squadra rossoverde, pur priva di Mandolini e Foglio indisposti e con altri giocatori non al top, di acquisire i primi tre punti in classifica fondamentali per il prosieguo del cammino in Europa.
“Partita vinta col cuore e la concentrazione  – dichiara il coach napoletano Bruno Cufino – Privi di Mandolini e Foglio e con gli altri notoriamente acciaccati abbiamo vinto tenendoci uniti e compatti anche dopo che al 4° tempo il Kirishi recuperava due gol di svantaggio e si portava due gol sopra. Ottima difesa in inferiorità e finalmente una discreta percentuale in superiorità. Siamo contenti perché mettiamo un buon piede nella qualificazione”.
Nino d’Agresti
WHITE SHARKS-SETE 10-10 (Deike e Molnar 3)

MONTPELLIER-MORNAR 9-11 (Gluhaic 3)

STEAUA-PRIMORAC 8-6

LIGAMUS-VOJVODINA 3-6 (Vasic 3)

DINAMO ASTRAKHAN-WASPO 4-6 (Aksenov e Bolovic 3)

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Giovedì 30 ottobre
ACQUACHIARA-JADRAN HERCEG NOVI 9-9 (1-2; 1-3; 3-1; 4-3)
Carpisa Yamamay Acquachiara: Caprani, Perez, Rossi, Paskvalin 1, Scotti Galletta 1, Petkovic 2 (1 rig.), Lanzoni 2, Marziali, Luongo S. 3 (1 rig.), Valentino, Astarita, Gitto M., Lamoglia. All. De Crescenzo P.
Jadran Herceg Novi: Kandic, Ukropina 1, Popadic, Sekulic 4, Vidovic 1, Porobic, Banicevic, Saric 2, Latinovic, Spaic, Draskovic, Pjesivac 1, Kolesko. All. Gojkovic.
Arbitri: Franulovic (Cro) e Galindo (Esp).
Superiorità numeriche: Acquachiara 2/11, Jadran 3/6.
Note: espulso Petkovic alla fine del secondo tempo per atteggiamento irriguardoso.
LA PARTITA IN CIFRE
AcquachiaraJadran
Tiri globali2624
Reti99
Tiri parati68
Tiri respinti o deviati dai difensori61
Tiri fuori23
Pali33
Superiorità numeriche136
Superiorità numeriche sfruttate23
Falli in attacco44
Palle perse14
Rigori concessi20
Rigori segnati20
ATENE – Giocatevi questi numeri: 69, 44, 5. Sono i secondi che mancavano alla fine quando la Carpisa Yamamay Acquachiara ha segnato gli ultimi tre gol portando a compimento una rimonta incredibile. Da 6-9 a 9-9 in poco più di un minuto, un’impresa forse senza precedenti.
Raccontiamoli subito questi tre gol. A 69” dal termine Paskvalin raccoglie un assist di Luongo e batte Kandic: 7-9. Lo Jadran perde il possesso del pallone, la squadra di De Crescenzo si fionda in contropiede e conquista un rigore con Lanzoni. Luongo non sbaglia la trasformazione: 8-9 a 44” dalla fine. La formazione montenegrina è nel pallone, in preda alla paura di vincere, mentre i biancazzurri sono in trance agonistica. A 13” dal termine lo Jadran esaurisce il tempo dell’ultimo possesso palla, ma De Crescenzo non ha più time out da chiamare. Poco male, perché la squadra è già proiettata in un’altra controfuga che si conclude a 5” dalla sirena con il pareggio di Lanzoni, tra lo stupore generale. “Mai vista una rimonta simile in tutta la mia carriera”, esclama a fine gara un amareggiato Sekulic, mancino ex Bogliasco dello Jadran e migliore in acqua. Stasera ha fatto 4 gol, e con i 5 segnati l’anno scorso alla Scandone fanno 9. Ce l’ha proprio con l’Acquachiara.
Ma come si è giunti, nonostante un bel po’ di ottimi interventi di Caprani, a quel 6-9 che sembrava irrimediabile? “Per due tempi e mezzo – precisa De Crescenzo – abbiamo giocato male, sbagliando molto con l’uomo in più e subendo troppi contropiedi. Poi i ragazzi si sono riscattati con una seconda parte di gara tutto cuore e con un finale di gara davvero straordinario. Il giusto premio al grande carattere di questa squadra”.
C’è da aggiungere che il “miracolo Acquachiara” è stato fatto senza Petkovic, espulso dal connazionale Franulovic per un equivoco alla fine del secondo tempo. “Pazienza – dice il giocatore croato -, l’importante è aver conquistato un pareggio che per come è maturato vale come una vittoria. La partita era persa, più che persa”.
Fuori luogo parlare di migliori in una gara nella quale la Carpisa Yamamay ha giocato collettivamente malissimo per due tempi e collettivamente benissimo negli altri due. Ma Lanzoni, che merita comunque una citazione perché è stato lui a conquistare il rigore dell’8-9 e a segnare la rete del pareggio, ci tiene a fare una dedica al compagno Scotti Galletta: “Il più bravo è stato lui”.
Precisazioni finali: nello Jadran, che ha fatto un’ottima gara, mancava Zlokovic: problemi alla spalla, non è partito proprio per Atene. Si è giocato all’aperto, nella piscina sociale del Vouliagmeni, con un freddo boia. Inconcepibile.
Mario Corcione 
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SAVONA-DINAMO ASTRAKHAN 9-7  (0-2; 3-1; 2-2; 4-2)
Carisa Savona: Antona, Alesiani 4 (1 rig.), Damonte 1, Colombo., Bianco L., Pesenti, Mistrangelo 1, Fulcheris L., Bianco G., Grosso, Agostini, Fiorentini G. 3, Zerilli. All. Angelini.
Dinamo Astrakhan: Antonov, Basik 1, Aksenov 2, Andreev, Buyak, Krasnov, Elizbaryan 2 rig., Abutkin 2, Belyy, Malkov, Shaydakov, Markoch, Korneev. All. Stratan.
Arbitri: Koryzna (Pol) e Peralta (Esp).
Superiorita numeriche: Savona 5/10, Dinamo Astrakhan 2/6.
IL COMUNICATO DELLA CARISA SAVONA
Ha preso il via questa sera nella piscina Zanelli di Savona il Qualification Round II valevole per la Len Euro Cup, coppa europea di pallanuoto. Al concentramento savonese prendono parte, oltre ai padroni di casa della Carisa Rari Nantes Savona, anche la Dinamo Astrakhan (Russia), il Waspo 1898 Hannover (Germania), il Ligamus Tbilisi (Georgia) e il Vojvodina Novi Sad (Serbia) che oggi ha osservato il turno di riposo.
Esordio vittorioso per la Carisa Rari Nantes Savona che nel primo incontro della prima giornata ha battuto i russi della Dinamo Astrakhan con il punteggio di 9 a 7. Da segnalare le 4 reti realizzate da Jacopo Alesiani che commenta così la partita: “Inizialmente abbiamo pagato un po’ l’impatto con le coppe europee che per molti di noi rappresentava una novità assoluta. Sono, però, contento di come abbiamo reagito con carattere alle difficoltà”.

UTRECHT-SINTEZ 7-11 (Shepelev 3)

VOULIAGMENI-ESSLINGEN 14-3 (Kapotsis 6)

KINEF-WHITE SHARKS 19-6 (Misic 5)

OLYMPIC NICE-SETE 11-4 (Bruyere 3)

WASPO-LIGAMUS 15-5 (Bukowski 6)

MORNAR-STEAUA 12-8 (Marinis Kragic 4)

VALLETTA-PRIMORAC 8-12 (Krivokapic 5)
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Sabato 1 novembre – Mattina
JADRAN-ESSLINGEN 9,30
VOULIAGMENI-UTRECHT 11,00
SINTEZ-ACQUACHIARA 12,30

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Sabato 1 novembre – Sera
UTRECHT-JADRAN 17,00
VOULIAGMENI-SINTEZ 18,30
ACQUACHIARA-ESSLINGEN 20,00
OLYMPIC NICE-POSILLIPO 17,30
SETE-KINEF 19,00
SAVONA-HANNOVER 18,00
DINAMO ASTRAKHAN-VOJVODINA 19,30
VALLETTA-MORNAR 17,30
STEAUA-MONTPELLIER 18,45

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Domenica 2 novembre
UTRECH-ACQUACHIARA 9,30
ESSLINGEN-SINTEZ 11,00
VOULIAMENI-JADRAN 12,30
SETE-POSILLIPO 10,00
OLYMPIC NICE-WHITE SHARKS 11,30
VOJVODINA-WASPO 9,30
SAVONA-LIGAMUS 11,00
PRIMORAC-MONTPELLIER 9,15
VALLETTA-STEAUA 10,30

QUI POSILLIPO
Dopo l’eliminazione dalla Champions, la formazione rossoverde è approdata in Euro Cup. Domani giovedì 30 ottobre la squadra napoletana vola in Francia dove nella piscina “Jean Bouin” di Nizza sono in programma gli incontri della seconda fase del torneo continentale che si concluderanno il 2 novembre prossimo. Il CN Posillipo, inserito nel gruppo “C”, affronterà i padroni di casa dell’Olympic Nice, l’altra formazione francese della Dauphins FC Sete, i russi dello Kinef Kirishi ed i tedeschi del White Shark Hannover. Girone difficile ma non proibitivo per la squadra napoletana alla quale la qualificazione al turno successivo potrebbe sfuggire se e solo se perdurassero le non perfette condizioni fisiche di gran parte della formazione.
“Andiamo a Nizza con tutta la rosa anche se acciaccata e sul posto valuterò l’utilizzo di Bertoli, Mandolini e Saccoia. – dichiara l’allenatore Bruno Cufino –  La squadra fa quadrato in questo momento non semplice e lo fa con orgoglio e caparbietà non risparmiandosi e questo mi da grande fiducia. Non facciamo alcun pronostico. Sappiamo che i tempi per riprenderci in maniera ottimale non sono brevi ma in Euro Cup intendiamo andare avanti. Tutte buone squadre nel nostro concentramento e vogliose di fare, ma non irresistibili per un Posillipo completo ed al top. Sta a noi dare tutto ciò che abbiamo in questo momento attendendo una ripresa totale che ci sarà!”.
Le avversarie del Posillipo
Olympic Nice Natation è una delle squadre storiche della pallanuoto transalpina con dodici titoli tricolori vinti dei quali l’ultimo nel 2004 La squadra nizzarda è guidata da Samuel Nardon, affiancato dal tecnico slovacco Julo Izdinskiy. Lo scorso anno il Nizza è arrivato quarto nella Final Four, sconfitto proprio dal Dauphine de Sete, altro avversario dei rossoverdi. Quest’anno il club francese ha rinforzato il team con l’acquisto del portierei Kozmer che difende anche i pali della nazionale slovacca, lo sloveno Nastran nazionale di lungo corso, in possesso di un tiro devastante dai 5 metri ed il croato Divkovic considerato fra i migliori centroboa under 20. Un gruppo storico molto consolidato, stranieri di livello e fattore campo possono costituire ostacoli sicuramente non insormontabili, ma neppure trascurabili per il Posillipo alle prese con una squadra espressione di un movimento in continua crescita come quello d’Oltralpe.
Dauphins FC Sete squadra stabilmente tra i protagonisti del campionato francese e delle Coppe Europee, è una vecchia conoscenza del Posillipo che l’ha sconfitta ai quarti di finale dell’Eurocup dello scorsa stagione. Il “sette” bianco-verde nell’ultimo campionato si è piazzato al terzo posto della Final Four transalpina, proprio davanti al Nizza. La squadra allenata da Jean Bonniou, quest’anno ha ingaggiato Tomislav Primorac, ben conosciuto  a Napoli dove negli ultimi tempi ha militato per due anni nell’Acquachiara ed altrettanti nella Canottieri.
Kinef Kirishi La quadra è guidato da Boris Popov noto anche come lo “Zar della pallanuoto” per i successi alla guida dell’allora URSS. Pur trattandosi di una nuova realtà della pallanuoto russa, il club di Kirishi intende scalare in breve tempo le classifiche nazionali e rappresentare una presenza costante nelle Coppe Europee al pari delle solite note come Cska, Dinamo, Shturm, Sintez Kazan e Spartak Volgograd. Gli elementi di maggior spicco del club blu-celeste sono: Yevgeniy Kostrov, portiere titolare agli ultimi Europei di Budapest, il secondo portiere Viktor Ivanov e Boris Kharlamov provenienti entrambi dallo Spartak Volgograd nonché Yuriy Zheltovskiy, componente storico della nazionale allenata da Erkin Shagaev, attaccante dal tiro fulminante, spesso al centro di trattative con squadre italiane mai concretizzatesi. L’unico straniero del Kinef è il centroboa montenegrino Sasha Misic, vice campione europeo all’ultima rassegna continentale.
White Shark Hannover è una delle realtà emergenti della pallanuoto tedesca che appena due anni or sono è salita dalla seconda divisione. Gli “squali bianchi” vantano una militanza breve nella massima divisione tedesca, essendo nati come seconda squadra cittadina dopo il Waspo Hannover. Il giocatore più rappresentativo del “sette” teutonico è senza dubbio il centroboa slovacco, Igor Cagalinec, un gigante di 2 metri con una carriera da giramondo tra Svizzera, Ungheria, Israele e Francia, prima che ragioni extrasportive lo portassero a stabilirsi nel capoluogo della Bassa Sassonia. Il giocatore è già stato avversario dei rossoverdi quando militava con il Kosice in un raggruppamento di Coppa Len, svoltosi qualche anno fa alla Scandone. Potrebbero costituire elementi di maggior difficoltà per gli avversari, l’entusiasmo della prima volta ed una fisicità molto accentuata.
Nino d’Agresti

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